Assemblea d’Ateneo


Mentre gli effetti devastanti della crisi incidono sulla vita quotidiana e sulle prospettive di lavoratori e studenti, chi governa, per mantenere privilegi e profitti, taglia su scuola, sanità e welfare in generale, aggravando ulteriormente le nostre condizioni. Vogliono far cassa speculando sulla nostra salute e sul nostro futuro!!! Da quest’anno, qui all’UniCal l’ulteriore aumento delle tasse rappresente al meglio l’effetto inesorabile di queste dolorose manovre. Ci dicevano che le nostre erano previsioni fantasiose, illazioni, ma quel che andiamo denunciando dal 2008, oggi è divenuto drammatica realtà: aumento delle tasse, diminuizione di servizi per gli studenti (addio copertura borse di studio), tagli all’offerta formativa, parcellizazione dei saperi, maggiori limitazioni per l’accesso all’Università (numeri chiusi e aumento dei crediti formativi da conseguire per l’accesso agli anni successivi e ai corsi di laurea specialistica). La conseguenza di questo disegno è la trasformazione dell’Università in una fabbrica di automi, carne da macello per il mercato del lavoro. Molto spesso tutte le conoscenze acquisite in anni di studio sono funzionali solo a subire lo sfruttamenti in uno qualsiasi dei call-center che crescono attorno al nostro ateneo. Le Università continueranno ad offrire un sapere sempre più dequalificato e nozionistico che, per di più, sarà alla portata dei pochi che potranno permettersi di pagare le esorbitanti rette. Non bastavano il salasso degli affitti, il disagio creato da mezzi di trasporto rari e cari… Anche il diritto allo studio, adesso, diverrà un privileggio per pochi! L’attacco all’Università pubblica, tuttavia, non è un processo inarrestabile, un evento ineluttabile che dobbiamo passivamente subire. Abbiamo la possibilità di incidere, lottando nei processi che governano l’università, partecipandovi attivamente, anzichè delegare passivamente chi, in questi anni, ha dimostrato di curare solo i propri interessi, prestandosi ciecamente ai giochi del rettore.
Noi studenti, uniti, possiamo e dobbiamo smettere di essere un corpo morto e inerme. Riappropriamoci del nostro futuro lottando insieme per dire:

NO
  • al Ddl Gelmini;
  • alla privatizzazione dell’Università;
  • ai tagli all’istruzione e alla ricerca;
  • all’aumento delle tasse.

SI

  • alla copertura totale delle borse di studio;
  • ad alloggi, mense e trasporti gratuiti;
  • a maggiori finanziamenti all’istruzione ed al rilancio della ricerca;
  • al ritiro delle leggi(dalla Zecchino-Berlinguer all’ultimo Ddl Gelmini) che hanno distrutto l’Università italiana;
  • Ad un’Università LIBERA, PUBBLICA, LAICA, GRATUITA E DI MASSA.


Mercoledì 9 Giugno ASSEMBLEA D’ATENEO h 10.30 AULA MAGNA

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