il Collettivo

Perche’ la P2 e’ occupata

Manifesto politico

L’occupazione dell’aula P2 è frutto delle rivendicazioni espresse in assemblea dal movimento studentesco che, nell’autunno 2008, ha scosso il torpore nel quale l’ateneo versava da ormai troppi anni. Inizialmente nata come spazio necessario per organizzare le attività di protesta all’interno della nostra facoltà, si è nel tempo rivelata risorsa fondamentale per la crescita di una coscienza critica che gli studenti possono e devono sviluppare per essere protagonisti del mondo in cui vivono e non semplici spettatori. Questa istituzione universitaria, schiava delle logiche del profitto, invece di formare individui liberi e pensanti sforna automi precari da svendere sul mercato del lavoro. In questo contesto, crediamo che questo spazio, liberato dall’occupazione, sia una ricchezza ancor più irrinunciabile per tutti gli studenti che devono lottare per guadagnarsi luoghi dove formarsi come uomini prima che come unità di lavoro produttivo. Infatti la nostra facoltà non ha mai avuto uno spazio degli studenti per gli studenti, uno spazio libero ed autogestito dove, ad esempio, si possono tenere e seguire lezioni richieste dagli studenti stessi, condividere testi e appunti in una logica di cooperazione e solidarietà, contrapponendo una didattica orizzontale a quella verticale, fatta di ossessiva competitività e da intrinseca e storica distanza fra studente e docente. Affrontare le problematiche dell’università ci obbliga ad affrontare le problematiche della società in cui è inserita. Questo spazio, quindi, vuole essere punto d’innesto di un’analisi critica del mondo attuale, con il fine di cambiare, con la forza delle idee, l’ordine economico-sociale attuale e di dare voce, attraverso seminari, proiezioni ed altro genere di iniziative, a tutte quelle realtà che propongono prospettive alternative. Prospettive che, come la nostra, non sono neutre. Siamo anticapitalisti perché rigettiamo ogni forma di discriminazione economica, perché non vogliamo una società basata sul profitto e sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e lottiamo per una società basata sui bisogni. Siamo antifascisti e antirazzisti, perché siamo contro la violenza perpetrata per il mantenimento della disuguaglianza sociale affinché ogni persona possa avere la possibilità di esprimere la propria diversità e perché rigettiamo ogni forma di discriminazione basata sulla razza e sull’etnia. Questa aula, inoltre, è una vera e propria palestra di dialogo e partecipazione, dove si vogliono riscoprire e riproporre forme di democrazia diretta come le assemblee che settimanalmente si tengono nell’aula occupata e come quelle che periodicamente si svolgono all’interno delle aule consolidate, che sono strumento attraverso il quale incidere sulle decisioni prese all’interno della facoltà e dell’Ateneo. In tale ottica è necessario vivere e fare proprio questo spazio…essendo questi gli unici dieci metri realmente liberi lungo due chilometri di ponte realmente occupati.

L’assemblea di gestione è fissata per

martedì alle ore 17.30

“..Siamo tutti coinvolti..”

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