RISCHIO BLOCCO PROSSIMO
ANNO ACCADEMICO 2010-2011
17-22 Maggio 2010: settimana di mobilitazione nazionale di tutti i ricercatori e gli studenti italiani contro il Disegno di Legge Gelmini che dal 2009 minaccia di smantellare l’Università pubblica, anche a causa dei tagli previsti al Fondo di Finanziamento Ordinario.
CONSEGUENZE PRATICHE:
- Considerevole aumento delle tasse universitarie: Prima rata: +50 € circa; Seconda rata (scadenza 31/05): +100 € circa;
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Aumento indennità dei presidi: +21%;
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Aumento spese per il personale dirigente di ruolo: +98%;
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Diminuzione interventi (DSU) a favore degli studenti e dei laureati: -67%;
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Azzeramento assegni di ricerca: -100%.
La parola d’ordine che ha caratterizzato il movimento dello scorso anno è stata “noi la crisi non la paghiamo”. Una crisi mondiale che contrariamente a quanto fanno emergere mass media e classi politiche dirigenti non riguarda semplicemente il mondo della finanza ma è una crisi strutturale di un sistema economico che si basa sul profitto. Le politiche di “austerità” adottate dai governi europei per far fronte agli effetti della crisi si ripercuotono direttamente sulle nostre spalle e su quelle delle nostre famiglie: disoccupazione, licenziamenti, riduzione dei salari, precarietà, tagli all’istruzione, sanità, pensioni e privatizzazione dei beni comuni. In particolare nelle nostre università siamo costretti ad affrontare un aumento considerevole delle tasse (vedi sopra) che ci rifiutiamo di accettare proprio in virtù di quella parola d’ordine che ancora caratterizza il nostro agire politico.
LOTTIAMO PER:
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lo slittamento dei termini di scadenza per il pagamento della 2ª rata al 30 Giugno;
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la riduzione dell’aumento della 2ª rata;
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implementare il fondo destinato al diritto allo studio.
Non capiamo per quale motivo, a parità di reddito rispetto allo scorso anno, siamo costretti a pagare questo aumento nonostante le ultime misure politiche ed economiche in materia di istruzione hanno ridotto quantitativamente e qualitativamente l’offerta formativa e didattica. Studenti, ricercatori e precari martedì 18 Maggio hanno occupato simbolicamente il rettorato dell’UniCal. I ricercatori e i precari hanno ufficializzato la loro intenzione di bloccare il prossimo anno accademico rifiutandosi di continuare a lavorare senza ricevere alcuna retribuzione, rivendicando la propria dignità intellettuale e professionale. Siamo convinti che l’unico modo per arrestare questo processo distruttivo, avallato negli ultimi anni in perfetta continuità da centro-destra e centro-sinistra, sia quello di unire le forze.
NOI STUDENTI crediamo nella necessità di costruire insieme momenti di discussione e di lotta per contrastare il verticismo decisionale che, ormai da troppo tempo, mette in mano a pochi il futuro di molti.
Le iniziative che nell’immediato andremo a costruire insieme sono:
Lunedì 24 maggio, ore 10.00, palazzo Rettorato
Sit-in di protesta contro l’aumento delle tasse e per la proroga di scadenza di pagamento della II RATA
ASSEMBLEE di FACOLTA’
Mercoledì 26, ore 10.30
Scienze Politiche + Farmacia, Aula L1 (Polifunzionale)
Giovedì 27, ore 11.00
Lettere e Filosofia + S.M.F.N., Aula Filol. 8 (cubo 28/B)
Giovedì 27, ore 15.30
Ingegneria, Aula A
La partecipazione non si delega!
CONTRO UN FUTURO PRECARIO
UN PRESENTE DI LOTTA!!!
TUTTI I GIORNI ASSEMBLEA PERMANENTE ORE 18:00, AULA 41 POLIFUNZIONALE.
#1 di Domenico il Giugno 5, 2010 - 6:20 pm
Come fare la rivoluzione? Si inizi ad uscire fuori dal buoio delle aule, si inizi a riempire le piazze, ad instaurare un rapporto comunicativo con i cittadini, a ribaltare la falsa informazione che ha reso tutti come pesci abboccati all’amo. Benvengano le assemblee, sono spazi di democrazia, ci si confronta; attenzione però, in un aula si inizia e in un aula ci si ferma! Rendiamoci conto! siamo sempre le stesse persone a partecipare a queste assemblee! Siamo una palla che rimbalza per il ponte di arcavacata, di aula in aula, da ingegneria al polifunzionale e viceversa, chiusa verso l’esterno non per volontà ma perchè si sbaglia comunicazione, perchè ormai l’etichetta che ci viene attribuita è quella con la scritta “sono i soliti comunisti”!
Occorre prendere decisioni perchè non basta discutere!
#2 di ono-sendai il Maggio 31, 2010 - 10:44 pm
@domenico … già serve la rivoluzione…se ti capita di passare dall’assemblea ci potresti spiegare come farla?Perchè è da un pò che ci si prova,ma con scarsi risultati!Oppure se non ti piacciono le assemblee mettila in piedi tu e quando sei pronto con la rivoluzione fammi un fischio che arrivo! (ti giuro che anche se non sembra cerco di essere propositivo/positivo)
@rosaria non ci sono risposte certe. Il decreto sarà legge?Si bloccherà l’anno accademico? Bhò..molto dipende da quello che ognuno di noi riuscirà a costruire in questi giorni. Cosa dobbiamo fare? Quello che vogliamo…iniziamo a confrontarci con gli altri e a realizzare insieme quello che vorremmo vivere domani.
Pace&Amore!
#3 di rosaria il Maggio 28, 2010 - 10:58 pm
Ma allora si bloccherà o no questo anno accademico???…noi dobbiamo prender casa…e nessuno c da una risposta certa…questo decreto è effettivo??? sarà legge??? come dobbiamo muoverci??? cosa dobbiamo fare???
#4 di Domenico il Maggio 24, 2010 - 10:39 pm
Assemblee? Serve la rivoluzione!