Rende, 25-6-2010
Stamattina, alle ore 9 all’interno della sala Guarasci, si è riunito il Consiglio di Amministrazione per decidere in materia di diritto allo studio. Il Movimento Studentesco Unical si è trovato sotto il rettorato dell’Università, per manifestare la propria contrarietà rispetto alle misure che verranno prese a fronte delle gravi difficoltà economiche in cui versa il nostro Ateneo. L’amministrazione universitaria avrebbe potuto da tempo respingere al mittente la legge 133/08, rifiutare ogni forma di compromesso politico finanziario con il governo, evitare di rompere il frodi lotta nel 2008 per fare cassa con AQUIS e racimolare quattro spicci, a discapito dell’intero sistema universitario. AVREBBE POTUTO, MA NON LO HA FATTO! Ha preferito, invece, adeguarsi ancora una volta a questo impianto legislativo, addirittura blindail consiglio per evitare ogni voce di dissenso che potesse levarsi da parte degli studenti. Non quegli studenti in “giacca e cravatta” che, per mandato, siedono al tavolo della concertazioma quegli stessi studenti che solo due anni fa, in occasione della diretta di Anno Zero dall’aula Filo8, venivano elogiati dal Rettore per aver difeso l’università della Calabria. Forti delle posizioni uscite dall’Assemblea d’Ateneo del 9 giugno, avremmo voluto sottolineare quanto sia improduttivo ed autolesionista cercare di trovare soluzioni di emergenza ai danni causdai tagli in finanziaria, senza mettere in discussione la logica che li ha prodotti. Con la scelta di blindare il CdA il Rettore, invece, dimostra di voler proseguire a testa bassa sulllinea dettata dal governo, rendendosi sempre più complice della lenta agonia del sistema universitario pubblico italiano. Di fronte alla sordità delle istituzioni universitarie, noi ribadiamo ancora una volta che non saranno le classi più deboli a pagare la crisi economica e vizi della classe dirigente, per questo l’università sarà ancora in stato di agitazione.
Movimento Studentesco Unical.
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