21 novembre: Pugliamo L’Unical..


Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

www.difendiamolacalabria.org

[ECCO IL VIDEO DELL’INIZIATIVA]

http://www.youtube.com/watch?v=JQsGOFpsruI&feature=player_embedded

[ALTRI VIDEO DA NON PERDERE]
PUGLIAMO LA CALABRIA – L’ira del rettore
PUGLIAMO LA CALABRIA – L’ira del rettore / 2
PUGLIAMO LA CALABRIA – L’intervento dell’assessore Pugliano
PUGLIAMO LA CALABRIA – Domanda della giornalista Giulia Fresca all’assessore Pugliano
PUGLIAMO LA CALABRIA – Intervento di Emanuele e risposta

[RASSEGNA STAMPA]
Servizio tv CN24.TVTENonline (presto il servizio) – Servizio TV TMnews –  Nuovacosenza.itStrill.it – Il Quotidiano della Calabria (prima pagina) – CalabriaOra

 

21 Novembre 2011 – Comunicato stampa

L’indagato onorevole Franco Pugliano che parla di “educazione ambientale” all’Università della Calabria non poteva passare senza rumore. Di fronte ad una situazione ambientale come quella calabrese che versa in situazioni disastrose, non si può continuare a sopportare passerelle e vetrine di avvelenatori e speculatori.

Che risposte hanno avuto i cittadini colpiti dai rifiuti seppelliti nel fiume Oliva o con le navi dei Veleni? Non esiste un piano energetico adeguato ai bisogni della Calabria e nemmeno utile per rispondere all’emergenza di chi viene intossicato dalle centrali o dagli elettrodotti. Non esiste un piano per prevenire, per annullare l’alto rischio idrogeologico della nostra regione. E il ciclo dei rifiuti è diventato la gallina dalle uova d’oro per imprenditori più o meno puliti.

 Appunto per sottolineare queste responsabilità (giudiziarie, ma soprattutto politiche) siamo stati presenti anche noi alla conferenza stampa di oggi sulla cosiddetta “Conferenza regionale sull’educazione ambientale”. Per dire che i cittadini calabresi meritano un’altra classe dirigente, un altro modello di sviluppo. Così come abbiamo già gridato con la manifestazione del 12 novembre a Crotone, per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti.

 Tema sul quale l’assessore regionale Pugliano, ex-sub commissario all’emergenza rifiuti, è direttamente collegato per la vicenda Enertech e per la discarica di Alli. E, nella gestione complessiva, insieme al dimissionario commissario Melandri e l’ex-commissario Scopelliti. Crediamo che vada chiusa per il bene della Calabria la stagione dei commissariamenti, che – come si è visto in questi 15 anni- sono serviti solo a produrre inquinamento ed a ingrassare i soliti noti.

 Registriamo l’ennesimo attacco di Latorre nei confronti dell’espressione di dissenso, con l’aggiunta questa volta di quel tocco di isteria in più che ormai lo ha reso intollerante al confronto. Ciò rende ancor più evidente la sua totale dedizione agli aspetti formali e di “bella figura” a fronte di una incapacità sostanziale di gestire le complesse problematiche universitarie. Nonostante ciò, non ci hanno mai fermato gli attacchi del Rettore-padrone Latorre e continueremo a lottare per la difesa dell’ambiente e della società in cui viviamo.

 

 

Questo  è il testo del volantino distribuito oggi durante  l’interruzione/intervento della conferenza stampa della presentazione  del programma di educazione ambientale  CREACALABRIA svoltasi quest’oggi all’Unical. Erano presenti l’assessore Pugliano e il rettore dell’Unical, Giovanni Latorre.

BASTA INQUINAMENTO, BASTA COMMISSARIAMENTO

Le dimissioni del commissario Melandri, a seguito della richiesta di  interdizione per lui e per i suoi tecnici, nonché il coinvolgimento  dell’ex sub-commissario e attuale assessore regionale all’ambiente  Pugliano, arrivano in conseguenza di un’inchiesta che rivela solo la  punta dell’iceberg delle illegalità e dei disastri perpetrati in questi  anni.

La commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite  connesse al ciclo dei rifiuti, l’ennesima, aveva già dato un segnale  chiaro al riguardo. Ora anche la procura di Catanzaro attesta ciò  abbiamo ribadito chiaramente sabato scorso e ciò che i comitati  cittadini dicono da anni: l’ufficio del commissariamento e l’intera  gestione dei rifiuti in Calabria sono mezzi con cui tutelare enormi  interessi particolari a scapito dei territori e della salute dei  calabresi..

Vogliamo ricordare alla procura che ai tempi in cui Pugliano era sub-commissario, meno di un anno fa, il commissario in carica si chiamava Giuseppe Scopelliti, ma a noi, più della verità giudiziaria, interessa la verità e la soluzione politica di questa faccenda.
Il mondo politico calabrese tace. Nessuno porta solidarietà a questi familiari che non interessano a nessuno, nessuno partecipa ai nostri sit-in che soli con i familiari facciamo ad ogni udienza a testimonianza che esiste una Calabria che vorrebbe essere diversa.

La difesa del territorio è un tema troppo importante per essere occultato. Per questo, la grande manifestazione che abbiamo organizzato il 12 novembre scorso a Crotone per chiedere la fine del commissariamento per l’emergenza rifiuti in Calabria, è stata un successo. Migliaia di persone, in un corteo consapevole e colorato, hanno sfilato per le vie cittadine ed hanno chiesto a gran voce che in Calabria, e in tutte le altre regioni d’Italia dove è stata commissariata la cosiddetta democrazia, si ritorni alla normalità.

Cittadini, associazioni e Sindaci, provenienti dalle varie realtà calabresi, si sono ritrovati insieme per voltare pagina, chiudendo la vergognosa epoca della proclamata emergenza rivelatasi, in definitiva, utile soltanto a devastare il territorio, sperperare denaro pubblico e costruire la fortuna delle ‘ndrine.

Ecco perché abbiamo chiesto le dimissioni al commissario Melandri, all’assessore Pugliano ed al Governatore-Commissario Scopelliti, non fosse altro per la loro palese incapacità (o poco interesse) nel risolvere il problema.

Ora che, aldilà delle vicissitudini giudiziarie, restano sia il problema che le responsabilità politiche, pretendiamo che, Pugliano e Scopelliti non si azzardino a richiedere la proroga del commissariamento per un altro anno e, dignitosamente, si dimettano.

Qualora il Governatore-Commissario avesse la faccia tosta di non farlo, chiameremo in causa direttamente il neo-premier Monti, il quale avrà l’ultima parola sulla proroga dell’emergenza: nessuno si prenda la responsabilità di continuare a vessare la nostra terra.

Per raggiungere questi obiettivi, la Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò” continuerà ad organizzare iniziative forti che raccolgano la meritata attenzione su questo scandalo politico per ottenere solo il primo risultato: la fine del commissariamento per l’emergenza rifiuti non è che  l’inizio.

Il primo passo verso l’obiettivo reale, ossia la gestione pubblica e partecipata del ciclo dei rifiuti.

Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

I commenti sono stati disattivati.