28 maggio: Formazione UniCal. Quale futuro per il nostro territorio?


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Ecco l’evento dell’iniziativa

La nostra università continua a subire una serie di trasformazioni che ne hanno modificato la natura e l’organizzazione interna. Le restrizioni di risorse e di personale, oltre che le radicali riforme degli apparati di discussione e decisione politica, ci impongono una seria riflessione sul senso dell’università pubblica.

Proprio a partire da qui, crediamo sia importante che gli studenti, ma anche i cittadini tutti, si incontrino a discutere di quello che sta accadendo oggi nei luoghi del sapere. La didattica e la ricerca rispondono ai bisogni degli studenti e del territorio? E per bisogni si intende chiaramente non solo quello di specializzarsi con una prospettiva lavorativa, ma poter essere consapevoli di ciò che accade attorno a noi e avere gli strumenti per incidervi.

Crediamo sia importante legare questi bisogni all’attualità dell’università pubblica, che ancora si dimena tra blocco del turn over e scomparsa delle facoltà. Ragionando su come dare voce agli studenti e rendere realmente partecipata la vita politica dell’UniCal, anche nella gestione ordinaria, fatta di esami e corsi sui quali mai è data la possibilità di confrontarsi alla pari. Proprio seguendo questo filo ci siamo accorti che, con la Calabria nuovamente in piena emergenza ambientale, non abbiamo nemmeno un corso che tratti del ciclo dei rifiuti e di una loro amministrazione virtuosa. La nostra Università è chiamata a fare la sua parte per cambiare la gestione pericolosa portata avanti da questa classe dirigente, quantomeno trattando adeguatamente questo tema così legato alla nostra terra; basta guardare alla cronaca per vedere come su questo terreno, invece che le pratiche virtuose, sia la speculazione a comandare. Non solo: il pericolo per la salute frutto di questa gestione, tutta a vantaggio di privati e multinazionali senza scrupoli, si fa sempre più serio.

Se l’Università vuol fingere di non vedere il problema, noi partiamo proprio da qui per denunciare una mancanza e discutere di un tema, quello del ciclo dei rifiuti, che ci tocca tutti da vicino. Il fatto che ad oggi non esista nemmeno un corso di laurea che tratti il tema dei rifiuti è quantomai allarmante in una regione come la nostra. Questi mesi che ci separano dal prossimo anno accademico, durante il quale si affronterà il delicato tema della rimodulazione dell’offerta didattica all’UniCal, crediamo siano un’occasione da non perdere per operare un cambio di rotta che tenga in considerazione i bisogni del territorio. E’ il momento giusto per gli studenti, singoli e organizzati, di inserirsi concretamente nel dibattito. E non da spettatori.

Appuntamento dunque, al 28 maggio alle ore 17.oo in aula p2 occcupata, cubo 40/c. A questa iniziativa pubblica sarà presente il dott. Laghi -vicepresidente dell’Isde- che ci parlerà dell’inquinamento da rifiuto. Seguirà il prof. Filice -prorettore dell’UniCal- che invece tratterà l’inquinamento nei processi industriali, e l’ing. Stasi -responsabile regionale del comitato Rifiuti Zero- che ci parlerà del sistema del ciclo dei rifiuti regionale e delle possibili alternative. Seguirà un dibattito e un aperitivo.

Tutta la comunità accademica e tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
PER UNA FORMAZIONE CHE DIA UN FUTURO SOSTENIBILE AL NOSTRO TERRITORIO

Laboratorio Politico P2 Occupata

Ingegneria Senza Frontiere – Cosenza

Collettivo Cubo Risonante

 

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