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[BandArmata] La trasmissione di oggi..

Non perdete l’indimenticabile, raggiante, sconvolgente

puntata di BandArmata

l’appuntamento è fissato per oggi 22ebbraio alle ore 21.45

su FuoriOndaRadio

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SOTTO IL COMUNE C’ERAVAMO TUTTI

Sit-in contro la repressione

SOTTO IL COMUNE CERAVAMO TUTTI

Lo scorso 16 dicembre la Cosenza Antifascista ha presidiato la casa comunale che si preparava ad accogliere Adriano Tilgher. Un presidio determinato a non dare spazio ad una persona che, oltre al suo passato di militante di estrema destra nonché fondatore di avanguardia nazionale, continua ad esprimere un pensiero xenofobo e razzista. Nonostante oggi Tilgher trova spazio nel partito de La Destra, rappresenta ancora una ideologia fascista che predica la superiorità di alcune “razze”, la deportazione dei migranti, dei rom, dei gay, dei diversi e, in una città multiculturale come Cosenza, personaggi del genere non hanno e non devono avere nessuna agibilità politica. Una città che quotidianamente pratica dal basso l’Antifascismo e l’Antirazzismo impedendo, da sempre l’apertura di sedi di Forza Nuova o Casapound, stando al fianco dei tanti migranti e lottando assieme per l’affermazione dei diritti di tutti e di ciascuno in un’era in cui anche quei principi e diritti che sembravano affermati, sono compromessi da un ventennio di politiche che criminalizzano migranti, attivisti, precari, ultrà e chiunque lotta per difendere spazi di agibilità politica o non si allinea ai dettami della parte dominante della società. Questo, e molto altro, è quanto volevamo ribadire con il presidio contro Tilgher, avremmo voluto che soggetti del genere nella nostra città non mettessero piede e men che meno nella casa comunale. Ma ancora una volta Digos e Celere hanno impedito a noi di entrare consentendo loro di prendere parola e diffondere razzismo e xenofobia. Come se non bastasse, a distanza di due mesi circa, uno degli antifascisti presenti in piazza quel 16 dicembre viene denunciato individualmente per aggressione e resistenza a pubblico ufficiale. Pensiamo che la Digos voglia colpirne uno e uno solo perché colpirci tutti significherebbe rimanere impastoiati nell’ennesimo, fallimentare, processo politico e ben sapendo che a Cosenza tali macchinazioni non fanno presa. Ad oggi, Cantafora & Co., hanno rimediato solo 15 anni di figuracce andando a tessere teoremi di eversione e sovversione a Cosenza, anche quando si trattava di solidarietà, perseguitando i Ribelli di questa città. Teoremi che gli si sono sgretolati tra la gente e nelle aule dei tribunali. Ed è proprio per rompere i meccanismi di solidarietà che colpiscono Gaetano. Ultrà, compagno ed operaio ex-vallecrati, con una sfilza di denunce (sempre a firma Cantafora) per aver lottato a difesa del proprio lavoro che è indagato (assieme ad altri operai) come presunto responsabile del fallimento di Vallecrati, fallimento da ricercare tra i politici-imprenditori che negli ultimi dieci anni si sono mangiati anche la monnezza! Ma i poteri forti si proteggono a vicenda.

Con quest’ennesima denuncia Gaetano rischia di essere etichettato come “pericoloso socialmente” per cui gli potrebbe essere impedito di frequentare luoghi pubblici, manifestazioni sportive o di piazza. Ma Gaetano non rimarrà solo, nonostante i tentativi di isolarlo e di mostrificarlo, saremo al suo fianco fino alla conclusione di questa, ennesima, assurda vicenda che tenta di dividere i movimenti in buoni e cattivi, pacifici e violenti.

Il 19 febbraio saremo nuovamente in piazza per dire a tutta la città che il 16 dicembre sotto comune c’eravamo tutti a respingere Tilgher e i suoi protettori, e soprattutto a ribadire che se anche si mascherano dietro all’ufficialità di un partito facendosi proteggere dalla celere, difenderemo questa città da qualsiasi fascismo giorno dopo giorno, generazione dopo generazione.

SOTTO IL COMUNE C’ERAVAMO TUTTI!

L’ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA!

comitato contro la repressione-cosenza

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Assemblea del 16feb

Il 16 febbraio alle ore 17.oo in aula p2occupata ci sarà una assemblea per discutere dei fatti del 16 novembre 2010. Di seguito il comunicato:

Il 16 novembre 2010 davanti alla sala comunale di Cosenza si è ritrovata una piccola folla composta da un centinaio di persone tra attivisti e militanti delle realtà cosentine e universitarie. Ci siamo ritrovati in quella piazza per ostacolare il carosello politico organizzato da La Destra, il partito di Storace, splendidamente rappresentato da Tilgher, ex-stragista e picchiatore nero. Quella giornata aveva lo scopo di operare l’ennesimo restyling culturale e rendere presentabili e seducenti idee xenofobe e autoritarie che, soprattutto di questi tempi, diventano sempre più un problema sociale per chi viene bollato come diverso, emarginato e discriminato.

Rivendichiamo ancora oggi quella contestazione, soprattutto dopo le recenti manovre de La Destra che si prodiga per essere un’altra stampella di Berlusconi. Questo governo, infatti, prosegue con svariati equilibrismi il suo violento attacco ai diritti sociali (dal lavoro all’ambiente, passando per l’istruzione) che ha messo in ginocchio l’economia degli studenti, dei lavoratori, delle famiglie.

Ecco l’ipocrisia: viene riabilitata e resa presentabile la violenza squadrista e assassina di una minoranza asservita al potere per fini elettorali, e invece si scagliano denunce, minacce e pesanti persecuzioni mediatiche contro le manifestazioni di massa che come nella giornata del 14 dicembre esprimono la rabbia e la difficoltà della loro condizione.

Questa denuncia personale si inserisce nel percorso di persecuzione del lavoro di quei militanti che concorrono a costruire Cosenza come un posto dove le differenze di razza, di genere, di religione non sono un problema ma un valore. Per questo ci teniamo a ribadire che Gaetano non è un violento o un esagitato, ma è uno tra i tanti che lavora tra tante difficoltà per alimentare la speranza e percorrere la strada verso un mondo più giusto.

Crediamo sia giusto discutere insieme e fare informazione su queste tematiche e per questo abbiamo organizzato una assemblea mercoledì 16 febbraio in aula p2occupata alle ore 17.oo.

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[FuoriOndaRadio] Martedì 15feb con BandArmata!

L’appuntamento è fissato:

Martedì 15 febbraio alle ore 21.45 sul canale di FuoriOndaRadio non perdete la nuova puntata di BandArmata!

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[BandArmata] Trasmissione rimandata 8.febbraio.2011

Trr… Trr… Gshh..
Altri impegni ci assediano.. Gshh..
Le trasmissioni della onda web di FuoriOndaRadio sono rimandate..
BandArmata è rimandata a domani alle 21.45.. Trr..
Restiamo collegati!

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bANDaRMATA _2 Febbraio 2010

IN ONDA

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Stasera 21.30 Puntata di BandArmata – FuoriOndaRadio. Argomenti: Sciopero FIOM 28 Gennaio e movimento studentesco _ Commissione Nuovo Statuto UNICAL _ Tunisia, Algeria, Egitto, Albania: quadro delle rivolte _ Articolo 41 Costituzione _ Rifiuti in Calabria _ Referendum Acqua e Nucleare . Tutto insieme a buona musica. Da non perdere.

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[FuoriOndaRadio] Trasmissione rimandata

Argh, siamo circondati.. Il nemico ci contrasta con potenti mezzi tecnologici..

L’appuntamento è rimandato a domani alle 21.3o

18 Commenti

FuoriOndaRadio

Dopo un po di puntate saltate, causa le frenetiche giornate di  mobilitazione contro il DdL Gelmini, il collettivo riprende con la trasmissione BandaArmata. L’appuntamento è per martedì 18 gennaio alle ore 21:31…. NON PERDETEVI LA PUNTATA: CI SONO UN SACCO DI NOVITÀ!!!

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Aula Magna Occupata: Una domenica diversa…

Oggi tutti in Aula Magna Occupata:

  • 15:30 Assemblea
  • 18:30 Volantinaggio Stazione di Castiglione Cosentino
  • 21:00 proiezione della puntata di REPORT

a seguire proiezione di un film e musica

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Aula Magna Occupata

Negli ultimi giorni gli studenti sono ritornati a riversarsi nelle piazze delle principali città d’Italia per manifestare la propria contrarietà a tutte le politiche che, dal processo di Bologna ad oggi, mirano a smantellare la natura pubblica dell’Università. Da Torino a Palermo, le mobilitazioni studentesche puntano al blocco del DdL Gelmini e, di fatto, oggi un risultato è stato ottenuto: il provvedimento, che doveva essere approvato entro il 25, è slittato al 30 novembre. Prosegui la lettura »

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