CONVOCAZIONE ASSEMBLEA APERTA DI FACOLTÀ


CONVOCAZIONE ASSEMBLEA APERTA DI FACOLTÀ

ex – Facoltà di Ing. – 30 ottobre 2012

ore 15.30 – aula p2

 

Anche se molto in ritardo, didattica e ricerca sembrano essere finalmente entrate nel dibattito pubblico. Nonostante siano passate in silenzio grandi ristrutturazioni, qualcuno inizia a chiedersi quale sarà il futuro degli insegnamenti e addirittura dei corsi di laurea erogati all’unical, quale orga nizzazione avranno i nuovi dipartimenti e quindi su che basi saranno fondate la nuova didattica e la nuova ricerca.

Questo è un tema fortemente attuale sia per studenti che per chi avora nell’Ateneo, dato che ci troviamo tutti, anche se con le dovute differenze, un futuro sempre più compromesso. In questi ultimi mesi l’Unical, infatti, così come le altre università italiane, è stata attraversata da una trasformazione interna dovuta al varo dell’ultima sciagurata riforma universitaria. Questi cambiamenti hanno interessato i vari organi politici degli atenei modificandone in toto la composizione ed i loro ruoli. Ciò avviene nell’anno in cui i tagli della legge 133/2008 arrivano al loro massimo.

Come studenti avevamo detto più volte che questa politica avrebbe minato la natura pubblica dell’università e che negli anni avremmo assistito ad un inevitabile aumento della contribuzione studentesca e all’erosione del diritto allo studio. Le nostre voci sono state ignorate o tacciate delle più assurde idee eversive, o peggio conservative, da chi in quel momento sedeva ai posti dirigenziali dell’ateneo. Ad una ad una le nostre previsioni si stanno palesando.

Vista la direzione chiara che emerge dal quadro generale, urge una riflessione attenta sulla fase che oggi stiamo attraversando all’Università della Calabria. Siamo giunti infatti al momento in cui la mutazione interessa in maniera diretta la didattica, componente che assieme alla ricerca dev’essere fondante della macchina universitaria.

Gli inviti a mantenere la calma e le rassicurazioni hanno già avuto effetti negativi in passato un esempio per tutti l’esperimento fallito dell’ordinamento 509. Data l’estrema importanza di questa trasformazione, non si può ancora una volta girare la testa dall’altra parte. Comprendere che la didattica che abbiamo oggi non avrà vita facile nel nuovo modello universitario non richiede eccessivi sforzi. Nello stato di pesante sottofinanziamento in cui versa il sistema dell’istruzione pubblica non ci si può permettere strane evoluzioni.

Le dinamiche decisionali poco trasparenti e non partecipate che ci hanno portato ad oggi si sono rivelate del tutto inadeguate. Bisogna rompere con il passato. È necessario che la “ristrutturazione” a cui stiamo assistendo da spettatori avvenga, al contrario, con la più ampia e diretta partecipazione di tutte le componenti universitarie.

Vista l’importanza e la criticità delle questioni che abbiamo esposto, riteniamo inammissibile che tali problematiche vengano discusse a porte chiuse da poche persone. Il processo decisionale, per essere efficace, non può che essere il frutto di un ampio e trasparente dibattito pubblico e di un percorso di assemblee pubbliche.

Per tanto la comunità accademica tutta è invitata a partecipare all’assemblea aperta di facoltà.

Ecco due allegati per l’assemblea.

Allegato 1 – Lettera ai Direttori di Dipartimento

Allegato 2 – Come l’università dei calabresi è diventato un ateneo d’élite

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