Gli studenti e i pendolari sono tra i principali utilizzatori del trasporto pubblico. Nonostante ciò, non c’è differenza di trattamento tra questi e tutti gli altri passeggeri nella fruizione del “dis-servizio”.
A qualsiasi calabrese, risulta impossibile da spiegare il costo decisamente esoso e crescente di un servizio inefficiente che continua a peggiorare. Ancor meno ce lo spieghiamo noi studenti che dovremmo essere agevolati per i finanziamenti stanziati al trasporto pubblico locale per via del diritto allo studio. Un costo sproporzionato allo scempio che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi.
Non bastano fermate fantasma, poche carrozze del dopoguerra e numeri che farebbero impallidire i trasportatori di bestiame a rendere l’assurdità della vicenda. Seguire i corsi e affrontare la carriera universitaria diventa ancora più difficile se dobbiamo scontrarci con orari impossibili e mezzi di trasporto per nulla affidabili. Raggiungere la nostra università dalle diverse parti della Calabria è sempre più complicato.
Per limitarci alla vita nel campus, noi universitari abbiamo assistito direttamente, in pochi anni e senza miglioramento del servizio, allo straordinario aumento del servizio. Infatti fino ad ora:
– il biglietto da un’ora da 0.77€ a 1.20€ e quello giornaliero da 1.55€ a 3.00€;
– l’abbonamento mensile che passa da 18€ a 25€.
Come se ciò non bastasse, l’abbonamento annuale di 100€, che garantiva un forte risparmio, è stato cancellato. Il motivo di ciò risulta chiaro grazie alla semplice operazione della moltiplicazione :12 mesi x l’abbonamento mensile di 25 € = 300 € che garantiscono un guadagno netto di 200€.
A fronte di tutto ciò, l’unico “miglioramento del servizio” si può misurare nell’aumento delle multe.
Chi ci garantisce un adeguato servizio? Anche i semplici “punti informazione” e le biglietterie sono diventati oasi nel deserto. Dove comprare il biglietto quando i bar convenzionati terminano le loro scorte o sono chiusi? Come spiegare al controllore che ti fa la multa che non hai avuto la possibilità di comprare il biglietto?
In più, l’organizzazione delle corse ci risulta del tutto lontana dai bisogni degli studenti e dei cittadini tutti. I pullman che collegano l’università al resto della città passano ad intervalli di un’ora e spesso concentrati in pochi minuti. Per non parlare poi del trasporto notturno che sostanzialmente viene a mancare in tutta la città dopo le 21:00 e della domenica in cui anche le circolari passano ogni ora ed è praticamente impossibile procurarsi un biglietto. Con questa organizzazione delle tratte l’università risulta essere praticamente isolata. Ricordiamoci che lo studente non vive solo di libri ma anche di relazioni sociali e pertanto diventa ancora più importante il diritto alla mobilità.
Con gran sorpresa di tutti, il trasporto pubblico calabrese, sia su gomma che su rotaie, viene a costare alla Regione Calabria circa 2€/km e si classifica tra i più cari in Italia.
Di chi è la responsabilità? Sappiamo che le aziende avrebbero, da subito, la possibilità di offrire un servizio più efficiente e meno costoso, ma chi ne ha la responsabilità diretta è sicuramente la Regione Calabria che in questi anni non ha, di fatto, messo a punto una pianificazione adeguata del Trasporto Pubblico Locale. L’incompetenza o il malaffare producono un aggravamento delle già non rosee condizioni economiche delle famiglie calabresi.
Noi studenti non possiamo più sopportare questa situazione. Chiediamo che venga finalmente costruito un piano sui trasporti a partire da un confronto reale tra cittadini tutti, Regione e anche l’Università della Calabria che fin’ora è stata fin troppo silenziosa a riguardo.
Questo è un obiettivo che non dobbiamo perseguire da soli perché il diritto alla mobilità non è un bisogno di tutti. Per questo dobbiamo unirci in difesa della mobilità pubblica per contrastare la speculazione e far valere i nostri diritti.
Laboratorio Politico P2*Occupata
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