Sull’assemblea d’Ateneo del 18 Dicembre


Comunicato stampa 18\12\2013

I gruppi Cubo risonante e Collettivo p2*occupata hanno riempito di contenuti l’assemblea d’Ateneo del 18/12/2013. Già nei mesi scorsi abbiamo cercato di coinvolgere tutta la comunità universitaria a discutere e a mobilitarsi su questioni che riguardano la sopravvivenza dell’Università pubblica. Per noi, infatti, è scontato che si riusciranno a ottenere dei risultati concreti solo attraverso una reale partecipazione di tutte le componenti dell’Ateneo (studenti, ricercatori, docenti e lavoratori). Abbiamo già iniziato a lavorare in questa direzione e costruito un documento per smuovere la discussione in merito alla questione “punti organico”. Questa è una discussione prioritaria perché dal rifinanziamento e dalle assunzioni di personale dipende non il futuro, ma il presente stesso dell’istruzione pubblica. Il sistema universitario in crisi non ha altra soluzione che sbloccare il turn over e quindi rifinanziare gli Atenei.

Abbiamo voluto oggi mettere tutti di fronte ad una realtà. Per raggiungere questo obiettivo, sarebbe auspicabile avere coesione tra le componenti della comunità accademica. Dobbiamo fare pressione sul ministro e sul governo che stanno andando in un’altra direzione.

Questa è la motivazione che ci ha spinto a discutere e condividere i nostri contenuti con tutte le altre componenti dell’UniCal. Ci siamo impegnati in questa direzione e siamo riusciti a coinvolgere le altre associazioni e movimenti studenteschi. Il nostro documento è stato fatto proprio dal Consiglio degli Studenti dell’UniCal e, infine, proposto all’assemblea di oggi. Questo è solo il primo passo.

Il Rettore, che ha indetto questa assemblea con tono trionfale, di fatto si è chiuso sulle posizioni di attesa e di dipendenza dal ministro. Oltre alla nostra proposta, ce ne sono state numerose altre davanti alle quali il Rettore si è puntualmente ritirato. Un nulla di fatto, insomma, così come è stato nelle riunioni con il ministro, dalle quali è tornato ad Arcavacata con un pugno di mosche. La situazione sta peggiorando: il blocco del turn over è stato allungato e i criteri di valutazione sono peggiorati. Come immaginavamo, la dignità e la difesa della didattica e della ricerca non hanno visto scendere in campo il Magnifico. Questa discontinuità, tanto declamata, ora si traduce in una ennesima truffa ai danni delle componenti più deboli dell’Ateneo. Nelle intenzioni del Magnifico, queste assemblee di Ateneo assumono la connotazione di una periodica sfilata, mentre invece le decisioni vengono prese in altri luoghi, così come è avvenuto oggi. Altro che trasparenza e partecipazione!

Oggi, quindi, registriamo la presa di distanza del Magnifico, ma questo non ferma la determinazione di diversi studenti di questa università. Proprio gli studenti sono, oggi come in passato, più sensibili e attivi delle altre componenti dell’UniCal. La realtà lo dimostra. Costruiremo ugualmente un percorso trasversale per costituire un fronte unico, un tavolo permanente che si impegni non solo a discutere ma anche a scendere in campo per opporsi concretamente ad un disegno che mira ad un attacco all’istruzione pubblica.

 

Cubo risonante

Collettivo p2*occupata

 

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