Finito un infuocato Consiglio di Facoltà. E ora?


Mentre la gelmini ammette che alcuni atenei stanno per chiudere

la nostra Facoltà si occupa di far partire l’anno accademico in un Consiglio disgustoso.

Nell’assemblea di stamattina avevamo deciso di bloccare il Consiglio, e lo abbiamo fatto per quasi due ore. Ecco il documento che abbiamo preparato al riguardo:

È ormai da settimane che il nostro Anno Accademico sarebbe dovuto iniziare. Ci troviamo ad oggi in una situazione di profonda incertezza causata dalla colpevole mancanza di informazione, dovuta a coloro i quali decidono unilateralmente dell’ipotetico avvio delle lezioni, ma anche e soprattutto alla assenza completa di momenti di dialogo tra le varie componenti che vivono quotidianamente l’università. Non ci si venga a dire che il confronto possa essere fatto o pensato mediante letterine pubblicate, previa selezione, su internet oppure tramite un’assemblea, apparentemente tanto urgente da essere convocata in orario notturno, voluta dal Preside della nostra Facoltà qualche giorno fa, in vista dell’imminente discussione alla camera del DDL 1905 e della sua potenziale fulminea approvazione. Come studenti, ma soprattutto come cittadini, abbiamo sentito l’esigenza di affermare con forza in quella sede le ragioni del nostro dissenso e la contrarietà a questo disegno di legge che darà il colpo di grazia alla natura pubblica dell’università. Ma non solo. Abbiamo espresso quello che secondo noi è il concetto di responsabilità a cui ormai tutti oggi si affidano per tentare di affievolire quella che è una protesta giusta e sopratutto doverosa. Che razza di responsabilità è quella di avviare questo Anno Accademico con la consapevolezza di un prossimo futuro fatto di tasse insostenibili, diminuzione di borse di studio e della qualità della didattica, prestiti d’onore, atenei-azienda che dettano ritmi e contenuti della didattica e della ricerca? Nei confronti di tagli indiscriminati e riforme che hanno di questi scopi, l’unico gesto possibile e responsabile è quello di bloccare l’Anno Accademico, pretendere il ritiro del DDL e ottenere il rifinanziamento statale dell’Università. Se non sarà l’Università stessa a farlo, non lo farà nessun altro, e non è in difesa del privilegio di “qualcuno” o dell’attuale assetto che ci schieriamo, ma in difesa del diritto e dell’esistenza dell’Università Pubblica. Ora il DDL è slittato, ma la nostra Facoltà non ha intrapreso nessun’altra iniziativa di confronto, informazione, sensibilizzazione o protesta. Anzi, se oggi siamo qui è proprio perché non intende farlo, e pensa che sia necessario quindi affrettarsi a tornare alla normalità licenziando una controversa copertura dei corsi e avviando così l’Anno Accademico, come se nulla stia succedendo. Coloro che portano avanti battaglie esclusivamente corporative sono facilmente soggetti a ripensamenti, sensi di colpa e richiami ad una presunta responsabilità dimostrando di non avere a cuore ciò per cui stiamo lottando ormai da due anni. Il CdF di oggi va proprio in questa direzione e noi da studenti e cittadini non possiamo permetterlo! Non siamo abituati a scegliere le nostre controparti a priori, ma ad oggi non possiamo che constatare che il resto della popolazione accademica ha scelto da che parte stare, lasciandoci ancora una volta soli nella battaglia in difesa dell’Università Pubblica e non solo di interessi individuali e corporativi. Nessun gongoli, non abbiamo paura di stare soli! Il sacrificio nostro e delle nostre famiglie nel pagare rette universitarie sempre più salate, copiosi affitti e decine di altre spese rischia oggi non solo di essere vano, ma di rappresentare il pretesto per chiudere le porte agli studenti del prossimo domani e consegnare al futuro un paese fieramente e strutturalmente ignorante. Se questa è la conseguenza dell’indifferenza e della rassegnazione di ieri, se questo è il prezzo di una fantomatica responsabilità istituzionale, tutti noi studenti, e non solo, prendiamoci la responsabilità di fare una scelta diversa oggi. Noi abbiamo scelto che questo Consiglio di Facoltà non s’ha da fare. NOI NON SIAMO IRRESPONSABILI. IL FUTURO CHIAMA, E QUESTA È LA NOSTRA RISPOSTA.

In tutto questo gli illustri desaparecidos rappresentanti degli studenti sono arrivati con il solito gruppo di fans a chiedere l’avvio delle lezioni, appoggiati da baroni e baronetti. Pagheranno loro le nostre cambiali quando tagli e DDL saranno a regime, vero?

L’anno accademico, scaglionato e senza ricercatori, partità il 25 Ottobre. Smetteremo quindi di pagare l’affitto a vuoto, lo pagheremo consapevoli di contribuire alla fine dell’Università Pubblica. Fratelli minori e prossimi figli saranno fieri di noi. Noi ci vergogniamo di appartenere ad una comunità di ignavi, ma come abbiamo scritto, non abbiamo paura di lottare da soli.

LA SETTIMANA PROSSIMA ORGANIZZEREMO UN’ASSEMBLEA DI FACOLTÀ DOVE ILLUSTREREMO TAGLI E DDL 1905 E DISCUTEREMO CON TUTTI GLI STUDENTI DELLE INIZIATIVE DA INTRAPRENDERE. Restate sintonizzati.

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  1. #1 di Mimmo il Ottobre 22, 2010 - 10:28 am

    Buongiorno ragazzi!
    Forse aveva ragione Lillobirillo: dividersi porta solo a danni…
    Comunque Alessandro io torno a ripetere che non ho detto di finirla con la protesta: consigliavo di trovare e procedere ad altre forme invece di continuare con l’improduttivo e inutile blocco della didattica! Se poi per te, a chi non piace il blocco della didattica e consiglia di trovare altre vie, è imbecille o ignorante, mi sa che l’Unical è costituita dal 99% di imbecilli e ignoranti e l’unico furbo della situazione sei tu…
    Se poi ti sei alterizzato perchè ho detto che preferisco appoggiare dei pagliacci o dei fascisti, sono mie idee ed essendo in democrazia (nella quale ci andrebbe il prefisso pseudo-) non vedo perchè non lo posso dire!
    A me sinceramente non frega più di tanto quale possa essere la tua corrente politica o se ne hai una, e non critico nessuno!
    Anche perchè mentre noi ci scanniamo qua, ci sono dei rappresentanti che dovrebbero produrre valanghe di idee e invece vanno a mangiarsi la pizza con soldi universitari!

  2. #2 di Alessandro il Ottobre 22, 2010 - 4:24 am

    Accetto e mi associo all’invito di Aitor…dal prossimo post in poi.
    Dunque, scorro l’intervento di Andromeda.
    No: mi sa che hai scritto sotto dettatura perchè non ti sei accorto delle offese.
    No: infatti sono della stessa tua specie, purtroppo.
    No: la rigida responsabilità gestionale è utile ad una azienda. Ad un’Università in un paese civile serve Didattica, Ricerca e Diritto allo studio, per permettere a tutti, anche quelli non intelligenti come te, di accedere ai più altri gradi di istruzione. Sai la differenza tra un pacco di brioches e degli studenti? Effettivamente nel tuo caso è solo la bustina di plastica.
    No: Se ci sono sprechi è perchè ci sono spreconi, ma togliere soldi senza togliere gli spreconi..indovina chi la prenderà in quel posto? Del resto, può un manipolo di corrotti e spreconi danneggiare gli spreconi dell’università? ne dubito.
    Si: sono bello.
    No: gli 8 miliardi della scuola non comprendono i 1550 milioni dell’Università.
    No: la qualità della formazione degli studenti italiani è calata con le controriforme a partire dal ’96 (Prodi), appunto abbiamo imbracciato i megafoni.
    No: veramente si protesta anche per gli evasori fiscali, ma a questo punto comincio a pensare che tu non sappia leggere. E comunque, perchè non protesti tu contro i figli di papà che prendono la borsa di studio visto che ti sta così tanto a cuore? Ti seguo mio condottiero!
    No: non faccio parte del collettivo, ma conoscendo di persona qualcuno mi hanno invitato ad un paio di feste di laurea. E tu quando ci inviti alla tua?
    No: gli studenti e le loro famiglie non hanno ammazzato nessuno. Qui qualcuno ci ha ammazzato, quello stesso qualcuno ci ha arrestato ed ora quello stesso qualcuno emette la condanna. Gli sprechi colpiscono gli studenti e le loro famiglie. I tagli colpiscono gli stipendi e le loro famiglie. Per cui decidono di lottare o meno gli studenti e le loro famiglie.
    Insomma Andromeda, hai sparato un’altra carrettata di cazzate. Ora purtroppo ho promesso di non assecondare più le tue patetiche performance, per cui buona notte, vado ad un festino di quarantenni.

  3. #3 di Aitor il Ottobre 22, 2010 - 1:00 am

    Rispondere a gente dotata di cotanta arroganza commista ad ignoranza, come Pegaso, serve a poco, anzi a nulla. Frasi come “gira voce che in p2…” sono chiare provocazioni scritte da chi non sa entrare nel merito delle discussioni semplicemente perchè non sa argomentare senza usare l’insulto e la menzogna.
    Pertanto invito tutti coloro che vogliono realmente discutere, qualsiasi siano proprie le posizioni politiche e le proprie idee, ad ignorare tali infantili provocazioni.

  4. #4 di Pegaso il Ottobre 22, 2010 - 12:36 am

    Ma chi ti da il permesso di chiamarmi imbecille o ignorante???
    Io non ho offeso nessuno! Sei il tipico incivile caratteristico della tua specie!!! Visto che ti piace l’inciviltà, parlerò come tuo pari!!!
    Diciamo che quella parola detta da uno fuori corso da chissà quale millennio mi fa ridere…
    Sai, gira voce che nella P2 avete la media di un esame ogni 3 anni, e parlate di cultura… tutto perchè siete equivalenti ai baroni: volete tutto ma non volete fare niente! Volete tutto servito su piatti d’argento! Siete i tipici Marxisti del “voglia di lavorare saltami addosso”!!!
    Dai risultati della preparazione degli studenti italiani rispetto a quelli esteri fareste bene a metter via i megafoni, smettere di ragliare e tirare fuori i libri per mettersi a studiare, se non volete avere un futuro che non sia quello di autista o giardiniere al servizio di qualche giovane indiano o cinese più preparato e meno lavativo di voi. Se non si stabiliscono rigidi criteri di responsabilità gestionale a scuole e università, non si uscirà mai dall’attuale stato di arretratezza del nostro sistema educativo e di scandalosa inefficienza dei costi.
    Poi bello, gli 8 miliardi, nel preciso 7.8, erano riferiti alla scuola globale, non solo universitaria…gli 1.5 dell’università sono inclusi in quelli!
    Poi io non piego la schiena! La riforma mi va più che bene, perchè è innammisibile che l’università deve campare fuori corso di quaranta anni che vanno a feste e cazzeggi vari…
    Oggi l’università è una pacchia dove s’iscrivono cani e porci tranquillamente!!!
    Serve disciplina, rigore e meritocrazia!!! Perchè non protestate contro tutti quelli che dichiarano 2€ per prendere la borsa di studio e la casa dello studente, e che se si guarda bene vengono da famiglie facoltose, figli di medici, avvocati, impresari edili…e non ditemi che non ci sono!!!
    Sono state fatte assunzioni indiscriminate per voti elettorali, è giusto che si paghino le conseguenze!!!
    Della disposizione 137 del 1 settembre 2008 mi va bene tutto! Mi va bene il voto in condotta, mi va bene l’insegnante unico, mi va bene l’art.5 sui libri!
    I tagli ci sono, ma sono sempre conseguenza!
    E’ come se ammazzo uno e per non andare in cella mi metto a protestare, non volendomi prendere le responsabilità…

  5. #5 di Alessandro il Ottobre 21, 2010 - 11:44 pm

    Dimenticavo. Chi risponde con le etichette evidentemente non ha argomentazioni per rispondere, e questo è fin troppo evidente. Se poi alle argomentazioni si risponde che sono meglio i buffoni e fascisti di un’altra cosa qualunque, allora vuol dire che
    1. o sei un buffone
    2. o sei un fascista
    In entrambi i casi, evidentemente ti meriti i governi italiani, tra banchieri, autoritari e show-girl. I governi del ministro dell’istruzione che per passare l’esame di stato va a reggio calabria, più di mille km, perchè alla sua università lo prendono a pesci in faccia. Più o meno come a ste due crape.

  6. #6 di Tigano Gustavo TGNGT....no a su giru no.... il Ottobre 21, 2010 - 11:30 pm

    Il mondo è diviso in due, coloro che vedono la vita degli altri esseri umani come mezzo per la soddisfazione individuale, coloro che vedono la vita degli altri come fine della loro esistenza. Con i primi non ho intenzione di parlare…per i secondi, che lottano
    Nelle scuole medie elementari e superiori con le maestre, i maestri, il personale non docente che non riusciranno a garantire una vita degna ai loro figli;
    Nelle fabbriche con gli operai privati della loro dignità;
    Nelle università con i ricercatori e gli studenti per il futuro della propria generazione;
    Nei territori devastati da milioni di tonnellate di rifiuti tossici per garantire un futuro alla propria gente;
    Nelle piazze e nei tribunali per la difesa DEL BENE PUBBLICO ACQUA;
    Nelle strade di terzigno contro le imposizioni di un governo emblema della violenza del potere;
    Nelle strade di Parigi dimostrando al resto d’europa la dignità di un popolo;

    …grazie….e basta…..anzi no….
    SCIOPERO GENERALEEEEEEEEEEEEE…. …ehhh…hhhhèèè…..EEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!..tranne i francesi….
    – per il rifinanziamento di tutto il settore dell’istruzione pubblica italiana,
    – per il mantenimento dei diritti acquisiti con anni di lotta dagli operai,
    – per la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico nazionale,
    – per mandare affanc…..o una generazione di sfruttatori, sanguisughe che ci hanno rotto le p….!
    etc…etc….

    non so se ci siamo resi conto ragazzi che si stà muovendo il mondo e bisogna decidere se salirci sopra o continuare a starci di sotto nell’attesa di venir schiacciati….io salgo…

  7. #7 di Alessandro il Ottobre 21, 2010 - 11:29 pm

    Mamma mia che confusione. Che idiozia. Possibile che non sappiate di cosa parlate?
    1. Chi se ne frega dei ricercatori e dei baroni? Noi siamo studenti. I ragazzi del collettivo, per esempio, è una vita che dicono che noi studenti dobbiamo lottare da soli! E io per primo che non ho fatto nulla, almeno non sparo cazzate come voi due ignoranti.
    2. O imbecilli, non è mai successo una volta nella storia che gli studenti hanno perso l’anno accademico. Mai. Anche perchè non piegavano la schiena come noi. Se non era per quelli dell’aula non ci eravamo neanche accorti che a noi del vecchio ordinamento ci avevano tolto gli esami.
    3. Quelli che vogliono protestare senza sacrifici vuol dire che non vogliono protestare perchè sono egoisti. Gli piace blaterare. Esattamente come hanno dimostrato di essere i ricercatori e i rappresentanti degli studenti.
    4. Ma quali aule sfasciate e scritte sui muri? Ma chi sei, Vittorio Feltri? Lele Mora? Se all’occupazione di Ingegneria a Roma hanno persino deciso di chiudere il chiostro, non ci mangiamo neanche un panino! Bha.

    Ma soprattutto Pegaso, tu sei veramente una fabbrica di cazzate. Ma quali 8 miliardi? Sono 1,5 miliardi in 5 anni, e siamo solo ai primi due. L’anno prossimo arriva la prima mazzata, e poi a voglia che piangete. E anche se non me ne frega niente, che cacchio c’entrano i ricercatori (che fanno anche il lavoro dei docenti) coi baroni? Quelli lavorano per cinque, ed il contratto lo levano a loro, mica ai docenti. Bha, mi sa che più che delle leggi tu guardi ancora i cartoni animati. Mi ricordavo fulmine di pegasus, non cazzate di pegaso!

    PS: Erika, purtroppo non sono a cosenza, sono passato solo per lo spettacolo indecente del consiglio di facoltà. Alla fine avete fatto bene a farlo fare, altrimenti alla fine st’imbecilli davano pure la colpa a voi!

  8. #8 di Pegaso il Ottobre 21, 2010 - 10:33 pm

    Come sarebbe a dire bloccare l’intero anno accademico!!!!
    Voi siete pazzi da legare!!!!!!!!!!!
    Se non volete studiare non cacciate scuse e ritiratevi dall’univ!!!!!!!!
    Sempre con la solita litania delle fondazioni universitarie e bla bla…
    Non mi sembra che in America siano messi male come dite voi con le fondazioni, anzi, sicuramente studiano cose più moderne delle stupidate che insegnano a noi, che usciamo dall’univ e siamo 0 e ci tocca spendere milioni in master e cose varie!!!!!
    Poi non cacciate voci fasulle in giro!!! Non è vero che quegli 8 miliardi vengono “tagliati” così nettamente!!
    E’ una politica al “risparmio”: risparmiare 8 miliardi in 3 anni per poi reinvestirli nell’univ!!!
    Quindi se la matematica non è un’opinione, mi sembra strano che tra 3 anni pagheremo cifre astronomiche considerando che gli 8 miliardi ritorneranno per le università!!!
    Poi i ricercatori di cosa si lamentano???
    La legge è chiara: Anzicchè stare a grattarsi come hanno fatto fino ad oggi, avranno un contratto a tempo determinato di 3 anni, rinnovabile per ulteriori 3 anni: se in questi 6 anni fai qualcosa di concreto, passerai di ruolo (cosa che attualmente accade dopo più di 15 anni), altrimenti via dall’università, hai finito di rilassarti!!! Oggi chi si scoccia a trovare lavoro entra tranquillamente a fare il ricercatore, soprattutto se imparentato con i prof…
    Hanno scroccato finchè hanno potuto, mo basta!!!
    Alla fine c’è un sacco di gente che alle università non serve, e che è stata assunta solo per capricci elettorali e per dire “io ho dato lavoro a questi giovani”… ma per favore…
    ridono i polli con questa politica!!!
    Poi ci sono un sacco di facoltà inutili con 2 iscritti: fa bene a chiuderle, sono solo dei costi aggiuntivi!!

  9. #9 di Mimmo il Ottobre 21, 2010 - 9:59 pm

    Cara PrimaDiTuttoCittadina, tu non devi aver capito molto di quello che ho scritto! Mica ho detto di finirla con la protesta! Dico solo che bloccare la didattica è la peggiore strategia attuabile per raggiungere l’obbiettivo prefissato! L’affitto della casa me lo paghi tu? (suppongo che stai nella casa dello studente…)! Le bollette le inoltro a te? La tassa l’ho data per beneficienza?
    Siamo realisti, bloccando l’anno accademico cosa otterreste, se non la perdita di un anno formativo con maggiori difficoltà nella ricerca del lavoro! Già tre settimane di blocco hanno creato il malcontento totale più verso i docenti che verso il governo, immagina un anno cosa potrebbe causare!!
    Poi ripeto: il 99% dei ricercatori è rimasto candidamente nel suo ufficio invece di salire a Roma a protestare davanti al ministero…
    Il 100% dei docenti mangia soldi per uno, massimo due corsi all’anno che tengono!
    Il 100% dei docenti prende una bella cifra per ogni tesista che prendono senza mai seguirlo adeguatamente!
    Ed io dovrei perdere un anno dopo tutta la fatica fatta per restare in regola con gli esami? Dopo che la mia famiglia ha fatto salti mortali per permettermi di studiare? Pagando affitto a vuoto?
    NON è modo di protestare questo!!! Danneggia me come studente e i miei famigliari come lavoratori! Danneggia noi come CITTADINI! Il popolo ha votato il governo attuale, si tenga le conseguenze prendendosi le proprie responsabilità!
    Poi ho visto altre forme di manifestazione veramente pietose a Roma e ad altre parti: bestemmie sui muri, aule universitarie sfasciate, striscioni con insulti pesanti: è questa la civilità del buon cittadino?
    Si protesta che non si hanno le strutture e per fare ciò si danneggiano le cose che ci sono??? (non parlo di noi a cosenza logicamente…)!

  10. #10 di primaDItuttoCITTADINA il Ottobre 21, 2010 - 9:09 pm

    Mimmo :
    Noi siamo studenti e abbiamo il dovere di studiare ed il diritto di avere la didattica garantita!!!
    Se siete convinti che bloccando la didattica si risolverà qualcosa, allora è vero il detto “a convinzioni futti a genti”!
    Se poi un gruppo di buffoni o fascisti mi rappresenta meglio di un gruppo di mafiosi corrotti e prostitute, o di gente che sa solo gridare agli sbagli degli altri farfugliando fesserie, senza avere idee concrete, allora appoggio buffoni e fascisti!
    Comunque, per il N.O.N., quando nota la presenza di gente più vicina agli ultras da stadio che alla politica, li butta fuori… Non ho mai sentito parlare di violenza dovuta al NON! Fino ad oggi sento per lo più parlare di bambinoni di estrema destra e estrema sinistra che si massacrano tra di loro senza raggiungere niente di concreto! Se poi si sta verificando qualche processo distruttivo, bisognerebbe pure porsi delle domande!
    Di chi è la colpa del degrado etico, morale, istituzionale e sociale che regna al giorno d’oggi? Non penso che sia certo dovuto ai fascisti!
    Se la scuola si trova in questa condizione la colpa è soprattutto dei professori e dei baroni che ci hanno speculato su! Hanno mangiato quanto hanno voluto, e adesso si ricordano di manifestare?? Ci sono professori che prendono stipendi da orbi per cinquanta ore di lezione all’anno che fanno, lasciando tutto sulle spalle di ricercatori! I ricercatori dovrebbero protestare contro i professori!!!
    L’università ha pesantemente esagerato con la politica dell’aumento degli studenti per prendere più soldi, con conseguente aumento dello staff per potere gestire ciò!
    Poi si grida alla Gelmini quando i tagli li fa quell’incompetente di Tremonti!
    Dalle voci che girano in giro c’è un pò di speculazione sulla protesta stessa, manipolata da certi partitelli, eh…

    Caro Mimmo,
    prima di essere studenti siamo CITTADINI ed è nostro dovere da cittadini ribellarci contro le subdole manovre che mirano distruggere il nostro futuro e sopratutto la nostra libertà. Si, la libertà, perchè il ddl Gelmini non colpisce solo il Diritto allo Studio, la posizione dei Ricercatori, ecc., questo ddl mina la nostra, già poca, libertà. Libertà di scegliere cosa studiare, che domani con soggetti privati all’interno delle nostre facoltà, sarà decisa solo dal mercato. Inizieremo a studiare non quello che ci serve per essere delle persone pensanti, preparate e specializzate, ma quello che è più spendibile sul mercato. Ci troveremo a fare progetti per questa o quella azienda, utilizzando quel materiale piuttosto che quell’altro, perchè sarà il mercato a decidere la nostra formazione.
    Mi dispiace, da cittadina e da studentessa, che tu riesca a pensare che essendo uno studente il tuo unico dovere sia seguire le lezioni. Cmq ti sfugge che anche se lunedi partiranno i tuoi beneamati corsi, non avrai la tanto acclamata DIDATTICA GARANTITA, perchè “purtroppo” qualcuno è stanco di lavorare solo per passione (la passione non ha mai sfamato nessuno).

    Ps. non che sia fiera di essere cittadina di questa nazione, intendiamoci. Ma come diceva qualcuno “Io non mi sento Italiano, ma per fortuna o purtoppo lo sono”.

  11. #11 di lillobirillo il Ottobre 21, 2010 - 7:24 pm

    Dividersi serve solo a chi detiene il controllo…divide et impera

    e questo vale in ogni aspetto della vita

    Partiti, nord-sud, tifosi ecc serve solo a far disperdere energie, a non far crescere…

    Le idee vanno ascoltate singolarmente per quel che sono…una vertià è tale anche quando a dirla è il peggior farabutto.

    La divisione per categorie serve solo a disinnescare dall’alto le “buone idee”…”non va bene quello che ha detto, lui è un comunista/fascista/anarchico/ecc ecc”

    Cerchiamo almeno di capire questo concetto se davvero vogliamo definirci autonomi di cervello e di cuore.

  12. #12 di Mimmo il Ottobre 21, 2010 - 6:48 pm

    Noi siamo studenti e abbiamo il dovere di studiare ed il diritto di avere la didattica garantita!!!
    Se siete convinti che bloccando la didattica si risolverà qualcosa, allora è vero il detto “a convinzioni futti a genti”!
    Se poi un gruppo di buffoni o fascisti mi rappresenta meglio di un gruppo di mafiosi corrotti e prostitute, o di gente che sa solo gridare agli sbagli degli altri farfugliando fesserie, senza avere idee concrete, allora appoggio buffoni e fascisti!
    Comunque, per il N.O.N., quando nota la presenza di gente più vicina agli ultras da stadio che alla politica, li butta fuori… Non ho mai sentito parlare di violenza dovuta al NON! Fino ad oggi sento per lo più parlare di bambinoni di estrema destra e estrema sinistra che si massacrano tra di loro senza raggiungere niente di concreto! Se poi si sta verificando qualche processo distruttivo, bisognerebbe pure porsi delle domande!
    Di chi è la colpa del degrado etico, morale, istituzionale e sociale che regna al giorno d’oggi? Non penso che sia certo dovuto ai fascisti!
    Se la scuola si trova in questa condizione la colpa è soprattutto dei professori e dei baroni che ci hanno speculato su! Hanno mangiato quanto hanno voluto, e adesso si ricordano di manifestare?? Ci sono professori che prendono stipendi da orbi per cinquanta ore di lezione all’anno che fanno, lasciando tutto sulle spalle di ricercatori! I ricercatori dovrebbero protestare contro i professori!!!
    L’università ha pesantemente esagerato con la politica dell’aumento degli studenti per prendere più soldi, con conseguente aumento dello staff per potere gestire ciò!
    Poi si grida alla Gelmini quando i tagli li fa quell’incompetente di Tremonti!
    Dalle voci che girano in giro c’è un pò di speculazione sulla protesta stessa, manipolata da certi partitelli, eh…

  13. #13 di Erika il Ottobre 21, 2010 - 6:37 pm

    Ciao Alessandro, mi piace quello che scrivi e soprattutto come lo scrivi. Mi farebbe piacere averti accanto nella lotta no di armi, no di violenza e scontri, ma di pensiero….! io ci sto, non è più tempo di aspettare.

  14. #14 di Alessandro il Ottobre 21, 2010 - 6:22 pm

    Qui c’è da bloccare un processo distruttivo del nostro stato sociale, a partire dalla scula, perdere tempo appresso a comici e fascisti non mi sembra proprio utile.
    il NON è un gruppo neo-fascista, non solo simbolicamente ma idealmente. E come ogni gruppo neo-fascista rinnega a parole la violenza e poi pesta immigrati, omosessuali e qualsiasi altra forma di diversità. Se l’idea è violenta, non sarà enunciandola con petali di rosa che la cambierà.
    Il totalitarismo non è una forma, non è un simbolo, non è una condizione dichiarata. È la sostanza, la condizione reale. Trovate la definizione di totalitarismo e verificatene le condizioni nella nostra società.
    Noi siamo studenti, ed abbiamo il dovere ed il bisogno di scardinare questa logica a partire dai nostri luoghi di studio, di crescita, di vita. Cosa stiamo aspettando?

  15. #15 di lillobirillo il Ottobre 21, 2010 - 4:06 pm

    massoneria, mafia, banche, esercito, lobbies e chiesa (soprattutto nel senso delle gerarchie) tutti volti di una stessa testa…facce di una stessa piramide

    ad maiora

  16. #16 di Mimmo il Ottobre 21, 2010 - 3:50 pm

    XD!
    E’ un gruppetto che è sorto alcuni anni fa e che si distacca dagli neo-ismi attuali…
    Magari si rifà ad ideologie inquietanti, ma rinnegando totalmente violenza, totalitarismo e imperialismo! Proprio per questo non viola la 12° disposizione (a differenza di tanti altri)! Riprendono per lo più l’idea economica e disciplinare (parliamoci chiaro, senza un pugno forte non si sconfigge mafia e massoneria, ma qui sfociamo in un discorso non inerente), invece di tanti altri che oltre all’immigrazione non sanno che dirti! Il segretario aveva fatto un bel video su youtube riguardo al signoraggio bancario..
    Peccato che ci sia l’IDV guidata da un DiPietro che sa fare politica solo come conseguenza del danno di chi è al potere, senze idee concrete! Una Sonia Alfano lo farebbe splendere quel gruppo costituito d’altronde da gente seria! Poi Di Pietro parla, ma non è pulitissimo nemmeno lui…
    Comunque sono tutti discorsi a parte!
    Speriamo solo di trovare una buona strategia di protesta senza per questo perdere il diritto alla didattica!

  17. #17 di lillobirillo il Ottobre 21, 2010 - 2:48 pm

    Palesemente OT (sorry)

    Mimmo quando parli di 3a via concordo, basta che non si tratti però di un altro “ismo”. Gli “ismi” pesuppongono una idea elevata quasi a culto totemico, questo inevitabilmente creerebbe una casta di sacerdoti, gli unici atorizzati al contatto diretto con l’idea-dio creata, che si frapporrebbero tra questa ed il popolo belante ed implorante…che da gregge penserà che quello sia il solo modo di vivere, e che solo le idee derivanti da quella principale siano le uniche ammissibili.

    Anche quella che riteniamo la più nobile forma di distribuzione del potere penso abbia fallito: la democrazia.
    Per come è concepita ora appare come un escamotage per declinare responsabilità.
    Nelle forme di governo che riteniamo più basse ed ingiuste la classe dirigente ha sempre pagato (a volte rimettendoci anche la testolina), oggi invece con questa (!) “democrazia” la casta dei privilegiati dal potere si è allargata a dismisura e soprattutto non paga le conseguenze del proprio agisce!
    Ogni magagna viene attibuita a governi precedenti che,proprio perchè tali,sono condannabili solo in contumacia…ciò gli permette di rinnovarsi continuamente sotto altri stemmetti.
    Inoltre dirgli di andare a casa non si può perchè si autodefiniscono “democraticamente” eletti, e quindi vorrebbe dire mettersi contro il popolo sovrano,accusandoti di essere sovversivo.

    Quando qui di sovversivi ci sono solo loro che hanno sovvertito il concetto di democrazia…

    Il problema sta tutto qui…democrazia non vuol dire delegare ma partecipare.
    Altrimenti delegando, in democrazia, si ottiene una situazione peggiore, per quanto possibile, di quelle del passato che ben conosciamo.

    Delegare, sotto un totalitarismo, è organico al sistema, ne è il pilastro portante.
    Delegare in democrazia è cancerogeno, significa mandare in vacca tutto.

    PS:Non conoscevo il NON, ma da una superficiale visita ad un paio di siti mi appare un po’ inquietante…ma ripeto è solo una prima impressione.
    Certo che anche solo il nome non mi richiama belle sensazioni. I simboli invece su di me non hanno alcun effetto…per me contano le singole idee da qualunque parte esse provengano.

    saluti

  18. #18 di Mimmo il Ottobre 21, 2010 - 12:38 pm

    Da una parte non hai torto, ma ultimamente i gruppetti seri ci sono, tra il movimento 5 stelle ed il Nuovo Ordine Nazionale c’è un’alternativa al voto!
    Purtroppo se non si raggiunge lo Stato Sociale di terza via al capitalismo e comunismo non si otterà mai niente!
    E’ la visione globale che impone di guardare solo PD e PDL!!!
    Per il resto, bisogna trovare strategie alternative di protesta ai tagli di Tremonti! Il blocco della didattica porta solo a danni e basta! Che i professori facciano il loro lavoro e la finiscano di mangiare soldi, perchè se si è creata questa situazione tutta la colpa è loro!!!

  19. #19 di lillobirillo il Ottobre 21, 2010 - 12:16 pm

    Mimmo a costo di andare OT ti dico che per me nel sistema elettorale attuale non c’è nulla di democratico ed io non riconosco nessuno tra chi è preposto a rappresentarmi…

    Anzi l’astensione di massa è l’unica possibilità di vera espressione attualmente, nei giorni delle elezioni.

    Immagina un paese con una astensione del 80-85%…pensi che prenderebbero così a cuor leggero le decisioni? (che poi sono sempre per favorire loro stessi ed i propri “fratellini” grembiulati).

    Si sentirebbero seduti su una polveriera…si sentirebbero costantemente sotto pressione.
    Invece percentuali normali di affluenza al voto li autorizza a sentirsi ma soprattutto a presentarsi come legittimi.
    E’ questo tipo di ambiguità che bisogna interrompere.

    Non serve a nulla andarli a votare e poi lamentarsi.
    Se ti lamenti (e ce n’è giusto motivo) non li vai a votare…non ne voti nessuno!!…tutto l’arco parlamentare è funzionale al sistema attuale…tutti si ciucciano i 20mila euro/mese+tutti i privilegi…o pensi davvero che uno che goda di tale posizione voglia cambiare qualcosa????

    saluti

  20. #20 di Mimmo il Ottobre 21, 2010 - 10:16 am

    Lillobirillo, il discorso del democraticamente eletto era riferito al fatto che il governo ha ricevuto questa preferenza dal popolo, non perchè si è auto-imposto! Per lo più era un’esortazione per dire che la protesta consistente nel non fare i corsi è molto stupida in quanto oggi abbiamo uno strumento politico (forse l’unico forte) chiamato “voto elettorale”! Ai politici quello interessa!!! Bisogna agire sul fatto che non verranno più votati per fare idiozie! Il rinvio dei corsi danneggia solo noi studenti e basta, senza portare assolutamente a nulla, oltre che a malcontento tra gli studenti e i loro famigliari che anzichè prendersela con decreto legge e Tremonti iniziano ad odiare a morte professori e chi fomenta rivolte! Con questi atteggiamenti si ottiene il risultato opposto! Poi ribadisco: non è protesta quella di stare nel proprio ufficio!!! A parte qualche ricercatore (che conosciamo bene tutti e che ha fatto il discorso alla Fiom) tutto il resto della ciurma vuole protestare, ma senza muovere un dito! E la protesta va fatta al ministero!!! Poi i professori dovrebbero garantire la didattica perchè stipendiati, invece di fare corsi di 2 mesi e poi rilassarsi comodamente e vederli all’università qualche volta! E non mi dite di no perchè la conosciamo tutti questa situazione!

  21. #21 di Francesco il Ottobre 21, 2010 - 12:15 am

    Citando i rappresentanti degli studenti mi hai fatto venire il vomito. Sono dei venduti, zingari morti di fame che votano di tutto pur di intascarsi qualche euro. Ma a monte di tutto ciò ci sono le associazioni studentesche, il cancro dell’università della calabria. Nelle altre università italiane sono associazoni per gli studenti qui sono associazioni a delinquere: dopo aver raccolto TOT voti sufficienti per portare il rappresentante in consiglio non fanno altro poi che dire questo: “vuoi votato questo articolo? mi devi dare 10 euro”. Quando spazzeremo via questi studenti che cercano l’elemosina e avremo veri rappresentanti, come una volta, si potrà forse cominciare a ragionare, ad essere compatti, a dialogare tra di noi sui temi politici per il bene dello studente, dell’università e della famiglia calabrese.

  22. #22 di Giacomo il Ottobre 21, 2010 - 12:10 am

    finchè in italia ci continueranno ad essere persone come giuseppe…continueranno a pisciarci addosso…fra poco vi fanno pagare pure l’aria ke respirate e x gente come giuseppe va bene

  23. #23 di lillobirillo il Ottobre 21, 2010 - 12:00 am

    Mimmo poi mi spieghi quando hai votato “democraticamente” questo governo…io la possibilità di esprimere la preferenza per un rappresentante in parlamento non l’ho vista…parlamentari e governo nominati dall’alto

  24. #24 di Mimmo il Ottobre 20, 2010 - 10:59 pm

    Salve, secondo me è sbagliatissimo effettuare una protesta (anti democratica per altro, visto che rientra in quelle proteste contro un governo democraticamente eletto) basata esclusivamente sul rinvio dei corsi!!
    E’ la peggiore forma di protesta che si può effettuare, perchè non aiuta di certo i ricercatori e soprattutto danneggia noi studenti, che non usufruiscono tutti della casa dello studente come molti di voi che fomentate la rivolta (senza offesa logicamente XD)!
    Oltretutto è una protesta fatta malissimo!!! In una protesta uno dovrebbe andare a Roma a gridare contro il ministero, non stare comodamente seduto nei propri uffici ad aggiornare il profilo di facebook, ed essere lo stesso stipendiati!
    Posso capire che i ricercatori non abbiano voglia di fare un lavoro loro non pertinente, ma i professori che fanno? E non mi dite che ci sono corsi scoperti perchè lo sappiamo tutti che il 95% dei professori viene stipendiato un anno intero ma poi, alla fine, su 12 mesi fa solo un corso di 2 mesi!!! Qui la Gelmini fa bene a tagliare perchè c’è gente che non la “mastica”!
    I dati OCSE parlano chiaro: i lucidi del professore Cocorullo parlano che l’universita italica è la meno pagata, però non ha messo i lucidi riguardanti il fatto che è tra le più “mangione” al mondo!!
    Considerando che la maggior parte della università hanno iniziato tranquillamente, tra cui le universtià più prestigiose come i politecnici, alla gelmini e ad un governo appoggiato dalla Lega Nord non può fregar di meno che l’Unical non inizi (anzi, per loro è meglio)!
    Io e molti studenti chiediamo e pretendiamo che la didattica sia garantita! Le nostre famiglie fanno sacrifici per mantenerci e non voglio sentire storielle che tra due anni dovrò pagare 10 volte di più ecc ecc, perchè molte cose vengono strumentalizzate!!
    Se si vuole far protesta, che si trovino alternative valide, non stupidate che ci fanno passare agli occhi del mondo come fannulloni, e rovinano un sacco di gente!!
    Saluti

  25. #25 di Aitor il Ottobre 20, 2010 - 10:40 pm

    giuseppe :
    ma ci fate iniziare questi corsi invece di rompere sempre le palle??sti comunisti del cazzo…

    Caro Giuseppe, innanzitutto se i corsi non partono non è certo per colpa di noi “comunisti del cazzo”, ma per la legittima protesta messa in atto dai ricercatori. Evidentemente oltre ad essere volgare sei anche profondamente ignorante di ciò che sta succedendo all’università Italiana.
    Ad ogni modo puoi essere contento, lunedì inizieranno i tuoi favolosi corsi, con la prospettiva che l’università chiuda nei prossimi anni. Buon divertimento.

  26. #26 di lillobirillo il Ottobre 20, 2010 - 6:20 pm

    Giuseppe mi spiace per te…ragionare per stereotipi, per partito preso, per pregiudizi è massificante e massificato.

    Che ingegnere saresti se applicassi solo le idee che hanno avuto altri, senza sforzarti di averne di originali e tue? Non ti offendere ma questo è ciò che penso.

    La riforma è una tessera di un mosaico ben più ampio…non è un caso che i figliocci delle classi benestanti vengano, molto più di un tempo, allegramente spediti dai genitori a studiare in università d’elite in italia ed all’estero.
    Ciò consente loro, soprattutto con gli orizzonti che si propettano, di replicare se stessi sempre più facilmente. Non hanno bisogno di elevare il proprio livello, visto che sta scendendo quello degli altri…

    Facoltà come quella di igegneria ha consentito in vari casi alle ultime generazioni un’occasione di riscatto…la difficoltà superiore in sè garantiva una zona franca per gente capace e volenterosa,una zona sgombra da figliocci dalla vita facile.

    Pur abbassando la testa, pur non volendo comprensibilmente vedere, buttandosi a capo chino sullo studio vi garantisco che le conseguenze di questa situazione ve le ritroverete più avanti…e non mi riferisco ai prossimi anni universitari ma a quelli che vi vedranno impegnati con le cose serie della vita.

    Gardate dall’alto questa riforma, pensate come chi la sta attuando, pensate a chi ha il potere oggi (non mi riferisco a mrB. ed ai suoi sodali ma ai burattinai veri), cercate il cui prodest, pensate a che tipo di società gli conviene costruire, a quale modello di università gli farebbe comodo, che tipo di amministratori sarebbero funzionali a…, che tipologia di scienziati sarebbe coveniente creare…

    Forse università che vengono “salvate” e rifondate dalle fondazioni private? in cui i colossi bancari sostengono le facoltà di economia? e quelli farmaceutici le facoltà di chimica? e così via

    Forgiare burattini inconsapevoli? robottini che si attivano ad una ricerca come un apparecchio da laboratorio anzicchè scienziati veri??
    Non ingegneri ma dei bei e efficienti fixs?

    pensiamoci ragazzi

  27. #27 di paolo il Ottobre 20, 2010 - 2:17 pm

    Giuseppe, con il cervello che ti ritrovi potresti tranquillamente andare a zappare invece di andare all’università. Nessuno sentirebbe la mancanza del tuo stupido menefreghismo e maleducazione

  28. #28 di giuseppe il Ottobre 20, 2010 - 12:24 pm

    e perdiamo tempo..non mi laureo piu

  29. #29 di Erika il Ottobre 20, 2010 - 11:53 am

    Cari colleghi, come voi anche io sono preoccupata per la situazione in cui riversa il nostro ateneo e in particolare la nostra facoltà, visto il largo numero di ricercatori che vi “lavora”, o almeno vorrebbe.
    Sono daccordo con manifestazioni e assemblee, alle quali è nostro diritto e dovere partecipare.
    Ma sono preoccupata perchè continue lotte per ciò che dovrebbe essere scontato (ad es. l’istruzione?), ci distraggono dallo studio e ritardano i nostri progetti.Per poi essere definiti sovversivi e comunisti ( non capisco perchè la gente si ostini a dare etichette, senza capire veramente ciò che ci accade intorno). Mi chiedo se questa è la strada giusta. Non è possibile che debba essere sempre tempo di lotte, di scendere in piazza, mi cheido come si possa uscire da tutto questo. Sull’inizio dei corsi in parte sono daccordo con voi, i palliativi e i contentini non ci servono a nulla, di certo non danno garanzie, però dall’altra parte inizare i corsi ci da un barlume di normalità anche se falsa e temporanea.
    Allora si continua a lottare e a essere attivi per il nostro futuro.
    Certo è difficile studiare in questo clima di tensione e profonda incertezza, ma ci proviamo.
    Inoltre mi rendo conto che tanti collghi un pò per mancata informazione un pò per mancato interesse, non vuole saperne di tutto ciò, di riforme, assemblee ecc….Ma credo basti informarsi per essere cittadini attivi e consapevoli. Ciao, a presto.

  30. #30 di peppe il Ottobre 20, 2010 - 11:28 am

    i corsi, purtroppo, non iniziano per colpa dei “comunisti del cazzo” (che poi dove sono sti comunisti vorrei sapere), ma per colpa dei tagli del governo che ha tagliato all’Università Pubblica:
    2009: 63,5 milioni di euro
    2010: 190 milioni di euro
    2011: 316 milioni di euro
    2012: 417 milioni di euro
    2013: 455 milioni di euro
    poi se il sistema Universitario si è basato per anni sul lavoro gratuito dei ricercatori e un bel giorno questi ricercatori si sono svegliati ed hanno detto che non lavorano più gratis…
    Non sembra difficile da capire che così non si può andare andare avanti a lungo…
    comunque i tuoi bei corsi inizieranno il 25 ottobre e se l’anno prossimo e nei prossimi anni l’Università Pubblica non riuscirà a partire pazienza…tanto i corsi quest’anno sono partiti che ce ne frega dell’anno prossimo che è cosi lontano e tantomeno degli anni a seguire…ciao

  31. #31 di Luca B il Ottobre 20, 2010 - 11:16 am

    Giuseppe tu puoi anche cominciare i corsi ora, il problema è che il prossimo anno, fra due anni non avrai più neanche un corso. E il fatto che ora non cominciano i corsi è perché due anni fa non siamo riusciti a rimandare al mittente i tagli.

  32. #32 di giuseppe il Ottobre 20, 2010 - 11:04 am

    ma ci fate iniziare questi corsi invece di rompere sempre le palle??sti comunisti del cazzo…

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