(26 gennaio)
Tutte le grandi scelte (legislative, economiche, ambientali) a cui stiamo assistendo si basano sull’imposizione di una piccola minoranza di amministratori o speculatori sul resto della popolazione. E’ stato così per le riforme all’istruzione della Gelmini (e non solo), per la riforma del mondo del lavoro operata da Marchionne, per la pianificazione in tema di ambiente e servizi (Tav, ponte sullo stretto, ecc..).
Loro la chiamano “crisi”, ma non è altro che un modo per sacrificare i diritti e le garanzie dei cittadini sull’altare del profitto. Pensioni, salari, contratti dei lavoratori sono sotto un attacco senza tregua; e con loro, attraverso i soliti squallidi ricatti, il diritto allo studio, alla salute, il diritto ad un futuro migliore.
Ed è proprio su chi si oppone a i ricatti di industriali, banchieri e speculatori che si abbatte la prepotenza e la violenza di una politica dello sfruttamento che non conosce distinzione tra centro-sinistra, centro-destra o ad auto-imposti governi tecnici.
Non possiamo tollerare, infatti, le denunce e i le indagini che anche ieri hanno colpito chi resiste e si impegna per il bene di tutti. La lotta di chi difende la Val di Susa non è distinta dalla lotta che portiamo avanti in Calabria per la salute e per l’ambiente nella Rete in Difesa del Territorio “F. Nistico”. Anche per questo siamo solidali con il movimento No Tav e siamo vicini a Giuseppe Tiano, che a Cosenza non fa mai mancare il suo impegno sindacale e sociale per un Calabria diversa.
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