Articoli con tag Ordinamento 509

Assemblea di Facoltà ed Esami del 509

Nell’ultimo consiglio di Facoltà abbiamo ottenuto la convocazione di un’Assemblea generale per Martedì 26, alle 15:30.

La mobilitazione contro i tagli all’Università Pubblica ed il DDL Gelmini richiede la partecipazione di tutti gli studenti, per discudere e organizzare iniziative di sensibilizzazione e di lotta le quali, mentre ricomincia la didattica, devono mantenere alta la pressione sul governo e anche su tutte le corporazioni (interne ed esterne all’Università) che sostengolo il progetto di distruzione del nostro diritto allo studio. Durante l’assemblea saranno illustrati i dati delle manovre finanziarie e le conseguenze su Scuola e Università, nonchè i punti del DDL 1905 che riguardano il futuro diritto allo studio e governo dell’Università.

Prima dell’assemblea del 26, come tutti i Lunedì, si terrà un’assemblea studentesca in P2 alle 15.

Sempre grazie all’intervento nell’ultimo CDF abbiamo ottenuto la calendarizzazione del punto all’ordine del giorno che riguarda le sessioni d’esame dell’ordinamento 509. Martedì in occasione dell’assemblea chiuderemo la raccolta firme ed il giorno successivo, il giorno dopo (ore 15.30 aula DS3) in consiglio di facoltà dobbiamo intervenire in massa per ottenere la restituzione del nostro diritto a sostenere esami secondo il ritmo di studio del nostro ordinamento. Per cui facciamo tutti un ultimo sforzo per le firme dopodichè tutti in CDF: vedremo se vorranno fare i sordi anche per questo. In questo caso, come sempre, sapremo farci sentire.

RIEPILOGO

LUNEDÌ ore 15.00 : Assemblea Studentesca in aula P2

MARTEDÌ ore 15.30 : Assemblea di Facoltà, aula p2

MERCOLEDÌ ore 15.30 : Consiglio di Facoltà, aula DS3

, , , , , ,

1 Commento

Comunicato Stampa 08/10

Il consiglio di facoltà del 5 Ottobre non ha chiarito di fatto la posizione della nostra facoltà rispetto al DDL 1905 ed alla protesta in corso.
Come studenti siamo intervenuti a decine sia nell’assemblea di facoltà del 30 Settembre sia nello stesso CDF, ed abbiamo ribadito con parole chiare quella che è la nostra posizione di responsabilità come giovani prima che come studenti: il DDL è il colpo finale all’Università Pubblica e la nostra facoltà, come tutte le altre, deve ostacolarlo con forza e decisione.
Stiamo parlando di quegli studenti in carne ed ossa che l’anno scorso hanno organizzato numerose assemblee studio per le aule della facoltà, di quegli studenti che conoscono il DDL comma per comma, non di quegli studenti fantasma che inviano le letterine al preside con cui si vorrebbe richiamare alla responsabilità ricercatori e docenti.
Non siamo compatibili con quei ricercatori che intendono intraprendere una battaglia corporativa per ottenere solo ammortizzatori contrattuali: quello di cui l’Università ed il Paese hanno bisogno è una battaglia chiara ed il più possibile unitaria in difesa dell’Università Pubblica. Anche noi ci appelliamo alla responsabilità: quella nei confronti dei milioni di studenti di domani, quelli che si iscriveranno in una università aziendale e quelli che non potranno farlo per barriere economiche, burocratiche, sociali.
Se l’unica forma di lotta possibile per farsi sentire dalle sorde stanze del ministero è quello di bloccare l’anno accademico, allora la scelta è chiara: l’anno accademico o l’università pubblica. Qualcuno si stupisce della nostra ostilità nei confronti della facoltà e delle istituzioni d’ateneo. Gli studenti hanno la sana abitudine di non avere controparti a priori, ma sanno capire quando un soggetto è un alleato o un nemico. A contestare la legge 133, il decreto 180, la nota 160, il 3+2, i trimestri, i crediti formativi siamo sempre stati soli, come a pagarne le conseguenze.
Chi ancora oggi si appella alla responsabilità istituzionale trascurando le epocali responsabilità politiche, sociali e morali nei confronti dell’intero paese non merita la nostra fiducia. Quando ci dimostreranno di essere dalla parte dei diritti, non avremo remore nel rivalutarli, ma la speranza è piuttosto vana.
L’Università Italiana non deve rimanere così com’è, come hanno sottolineato anche alcuni docenti e ricercatori, ma chi dice che il ministero intende colpire le baronie evidentemente non ha neanche letto il DDL: come può una verticalizzazione della governance indebolire le caste al vertice? A pagare il prezzo dei tagli saranno gli studenti, il sapere e la cultura del paese, il che’ non può che andar bene ad una schiatta di governanti trasversalmente somari e arraffoni, ma non può andar bene a chi persegue il progresso e l’emancipazione.
La nostra Università non è questa, la difenderemo dai peggioramenti e lotteremo per il suo miglioramento: tutti coloro che non sono di questo avviso sono schierati apertamente dall’altra parte.

Assemblea Studenti di Ingegneria

, , , ,

Nessun commento

Aggiornamento sulle sessioni d’esame del 509

In pochi giorni, con la facoltà deserta per l’assenza di corsi ed esami, abbiamo raccolto circa 400 firme.

Decine e decine di studenti hanno raccolto il nostro appello ad essere presenti in consiglio di Facoltà e sono rimasti fino alla fine. Siamo intervenuti sia per ottenere le nostre sessioni d’esame, unico aspetto positivo dell’ordinamento 509, sia per spingere la nostra facoltà a prendere una posizione di opposizione netta, reale e non a parole, contro il DDL Gelmini.

Sul 509 il preside non vuol sentir parlare di fallimento, ma dopo alcuni anni di sperimentazione l’ordinamento dei corsi trimestrali è stato abolito: una qualche ragione ci sarà. Quello che rimane sono migliaia di studenti con un corso di studi sovrumano, che storicamente ogni movimento studentesco ha criticato. Lo precisiamo: gli studenti erano da soli quando criticavano i trimestri, sono da soli quando criticano il 3+2, la nuova governance, gli attacchi al diritto allo studio, l’inserimento dei privati. Che servi da lezione anche ai nostri colleghi indifferenti che oggi subiscono le conseguenze inevitabili di contro-riforme e tagli.

I nostri corsi non ci sono più: ci hanno detto “chi è rimasto indietro si arrangi”. Ma il numero di esami resta, la propedeuticità anche.

Abbiamo ottenuto la calendarizzazione nel prossimo Consiglio di Facoltà del punto all’ordine del giorno sulla nostra chiara, perentoria richiesta: il ripristino delle sessioni trimestrali per tutti gli iscritti all’ordinamento 509 fino al loro esaurimento. Abbiamo depositato le firme, ma tutto questo non basta.

Fino al prossimo consiglio di facoltà dobbiamo continuare a raccogliere firme: devono diventare una valanga. Al prossimo Consiglio di Facoltà tutti dobbiamo essere presenti: studenti in carne ed ossa che non vogliono essere più cavie nè dei vecchi ordinamenti nè dei nuovi, nè dei tagli nè delle controriforme che siano di centro-destra o di centro-sinistra.

Lo dobbiamo a chi ha conquistato diritti per noi, lo dobbiamo a chi verrà dopo di noi, lo dobbiamo a noi stessi.

, , ,

Nessun commento