Uniti per l’Istruzione Pubblica!

Questa mattina Piazza della Prefettura (Cosenza) è stata invasa dagli studenti di molti istituti della Città, tra cui qualcuno occupato, per un’Assemblea contro la riforma della Scuola e dell’Università e contro i tagli del Governo all’Istruzione Pubblica. Come universitari siamo intervenuti spiegando agli studenti di domani perchè troveranno un’Università Pubblica ed un Unical in macerie, e perchè molti di loro non potranno neanche iscriversi.

Assemblea Aperta degli studenti di Cosenza

Dalla prossima settimana si tenterà di costituire momenti di discussione e di lotta unitari, costituendo un coordinamento che speriamo possa allargarsi il più possibile. Uniti per Scuola e Università pubblica.

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Ancora un CDF ridicolo

Dopo l’ultima seduta del CDF, dopo un’Assemblea di Facoltà invasa dagli studenti che ha dato correttamente l’idea del rischio drammatico che corre l’Università Pubblica ed il nostro Ateneo, ci aspettavamo un CDF quanto meno dignitoso. Purtroppo non è stato così.

La nostra richiesta di ripristino delle sessioni d’esame, rafforzata da 500 firme di studenti della Facoltà, è stata in un primo momento annacquata da ipotesi diverse da parte di qualche Rappresentante degli Studenti (non tutti) a supporto della posizione del Preside che proponeva l’istituzione di esami straordinari nel mese di Dicembre, nelle giornate di Venerdì e Sabato a discrezione del docente.

Abbiamo ribadito il nostro diritto ad avere delle “normali” sessioni trimestrali, secondo il nostro piano di studi. Nonostante altre Facoltà dell’Unical, con molta meno pressione, abbiano ripristinato le vecchie sessioni d’esame, la Facoltà di Ingegneria non ha neanche preso in considerazione questa ipotesi ignorando la difficoltà di centinaia di studenti con motivazioni ipotetiche (potrebbero mancare le aule) oppure con la più sincera svogliatezza (non possiamo fare esami tutto l’anno).

Al momento di votare una proposta, sintesi delle posizioni di alcuni professori, dove si prevedeva:

– l’allungamento della sessione straordinaria di Novembre fino al 30/11

– l’apertura di questa sessione a tutti gli studenti del DM 509

– la possibilità di un’altra sessione straordinaria a Gennaio

– la richiesta di ricalendarizzare le sessioni d’esami da dopo Gennaio in poi

già buona parte dei docenti era andata via, al punto che i pochi studenti presenti per difendere la petizione risultavano essere la maggioranza. Questa sparuta compagine di docenti, in maniera surreale, ha votato a maggioranza bocciando questa proposta, senza neanche avere il numero legale. Alla richiesta di altra votazione la presidenza ha risposto con l’evidente constatazione di un CDF ormai inutile in quanto privo di ogni significato formale.

Questa, colleghi e colleghe, è la Facoltà che una settimana fa ci invitava alla “responsabilità”. Così come riportato nel comunicato che abbiamo diffuso alla stampa, riportato sotto, nei prossimi giorni come studenti crediamo sia importante prendere le contromisure a questa ennesima presa in giro. Il comunicato sotto riportato, discusso e approvato dagli studenti presenti in CDF, speriamo possa trovare condivisione da parte della gran parte della popolazione studentesca della Facoltà.

COMUNICATO STAMPA

La Facoltà di Ingegneria riunita in CDF oggi 28 Ottobre ha risposto ad una richiesta degli studenti supportata da 500 firme raccolte in pochi giorni con la facoltà deserta, con la mancanza del numero legale rispetto ad una questione che riguarda centinaia di studenti. Il ripristino delle sessioni d’esame dell’Ordinamento 509 che costituiva la richiesta, fra l’altro, è un provvedimento già adottato dalle facoltà di Economia e di Farmacia dell’Unical.

Il menefreghismo e la pochezza della discussione hanno evidenziato la chiara volontà dei docenti della Facoltà di non farsi carico della condizione degli studenti, evidentemente per svogliatezza e per salvaguardia dei propri privilegi. La discussione che ha avuto inizio con un numero discreto di presenze è terminata in una sorta di testa a testa tra un gruppo di studenti (non tenuti ad essere presenti) ed una manciata di docenti, evidenziando un palese disinteresse non solo nei confronti del punto specifico, ma nei confronti dell’intero stato della Facoltà e dell’Università Pubblica.

Purtroppo, a differenza di buona parte dell’opinione pubblica, sappiamo che i provvedimenti del Governo non vanno nella direzione di penalizzare questa parte calcificata e reazionaria dell’Accademia Italiana, anzi, vanno a rafforzarla attraverso la verticalizzazione e l’accentramento di potere.

Per questo gli studenti di Ingegneria manifestano il proprio sgomento nei confronti dello squallido spettacolo che oggi ha dato il Consiglio di Facoltà e prenderanno le dovute contromisure nei prossimi giorni, partendo dalla sensibilizzazione di tutta la comunità studentesca.

Studenti di Ingegneria

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Assemblea Facoltà di Ingegneria 26 Ottobre

Fino ad ora alle prese con i tantissimi contatti lasciati dagli studenti ieri, riportiamo un breve report dell’assemblea di ieri, in attesa di elaborare un documento organico dai tanti interventi dell’assemblea di ieri.

Prima in aula P2

Poi in Aula A

L’Assemblea ha analizzato e ribadito la situazione drammatica dell’Università Pubblica in virtù dei tagli e del progetto di contro-riforma. La volontà unanime, seppur ovviamente con diverse sfumature, di avviare un processo di sensibilizzazione e di lotta anche a partire dalla nostra facoltà ha portato l’assemblea a decidere di:

– Riportare le criticità espresse nell’Assemblea in un documento molto forte da pubblicare oltre che sui mezzi di stampa, sul sito istituzionale della facoltà, e di inviarlo anche alle altre facoltà dell’ateneo e di ingegneria d’Italia. Il documento è in elaborazione.

– Costituire un Coordinamento degli Studenti di Ingegneria partendo da mezzi informatici per coordinare iniziative già dalla prossima settimana. Iniziative che possono essere autonome degli studenti, lezioni all’aperto, sit-in informativi e qualsiasi altra idea che verrà poi proposta e valutata dagli studenti stessi.

Si è parlato anche delle sessioni d’esame dell’Ordinamento 509.La raccolta firme ha raggiunto ormai quota 600 (con soli due giorni di corsi).

Domani Giovedì 28 Ottobre tutti in CDF (ore 15.30 Aula DS3) per far sentire la nostra pressione ed ottenere quello che è un nostro diritto.

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Assemblea di Facoltà – le slide

Di seguito è possibile scaricare le presentazioni mostrate dagli studenti durante l’Assemblea di Facoltà di ieri.

Il finanziamento (pdf)

DDL (pdf)

Non siamo soli (pdf)

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Fuori Onda Radio

Questa sera alle 21.30 FuoriOndaRadio diffonderà un’altra indimenticabile puntata di BandArmata!.. Restiamo collegati!

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Assemblea di Facoltà

Nell’ultimo CDF abbiamo ottenuto la convocazione di un’assemblea di tutta la Facoltà sullo stato dell’Università Pubblica con particolare riferimento a tagli e DDL 1905.

MARTEDÌ 26 OTTOBRE, ORE 15.30, AULA P2 (Cubo 40 C, Ponte Carrabile)

Partecipiamo in massa per informarci, discutere e decidere quali iniziative intraprendere!

PS: Alla fine dell’assemblea chiuderemo la raccolta firme per il reintegro delle sessioni d’esame del DM 509


L’avviso sul sito di ingegneria

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È solo l’inizio…

Volti, parole, oggetti, strade, piazze. Prime immagini di un autunno di lotta.

Roma, 16 Ottobre 2010.

Spezzone studenti calabresi 1

Spezzone studenti calabresi 2

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Assemblea di Facoltà ed Esami del 509

Nell’ultimo consiglio di Facoltà abbiamo ottenuto la convocazione di un’Assemblea generale per Martedì 26, alle 15:30.

La mobilitazione contro i tagli all’Università Pubblica ed il DDL Gelmini richiede la partecipazione di tutti gli studenti, per discudere e organizzare iniziative di sensibilizzazione e di lotta le quali, mentre ricomincia la didattica, devono mantenere alta la pressione sul governo e anche su tutte le corporazioni (interne ed esterne all’Università) che sostengolo il progetto di distruzione del nostro diritto allo studio. Durante l’assemblea saranno illustrati i dati delle manovre finanziarie e le conseguenze su Scuola e Università, nonchè i punti del DDL 1905 che riguardano il futuro diritto allo studio e governo dell’Università.

Prima dell’assemblea del 26, come tutti i Lunedì, si terrà un’assemblea studentesca in P2 alle 15.

Sempre grazie all’intervento nell’ultimo CDF abbiamo ottenuto la calendarizzazione del punto all’ordine del giorno che riguarda le sessioni d’esame dell’ordinamento 509. Martedì in occasione dell’assemblea chiuderemo la raccolta firme ed il giorno successivo, il giorno dopo (ore 15.30 aula DS3) in consiglio di facoltà dobbiamo intervenire in massa per ottenere la restituzione del nostro diritto a sostenere esami secondo il ritmo di studio del nostro ordinamento. Per cui facciamo tutti un ultimo sforzo per le firme dopodichè tutti in CDF: vedremo se vorranno fare i sordi anche per questo. In questo caso, come sempre, sapremo farci sentire.

RIEPILOGO

LUNEDÌ ore 15.00 : Assemblea Studentesca in aula P2

MARTEDÌ ore 15.30 : Assemblea di Facoltà, aula p2

MERCOLEDÌ ore 15.30 : Consiglio di Facoltà, aula DS3

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Signore e Signori, la Rappresentanza.

Durante l’infuocato Consiglio di Facoltà di ieri 19 Ottobre, abbiamo avuto la fortuna di reincontrare i rappresentanti degli studenti. L’ultima volta li avevamo visti dietro la consolle delle più “in” discoteche dell’Area Urbana invitando i danzanti a votarli nelle imminenti elezioni studentesche (2009) con cocktail e santino in mano. Felici di questo rarissimo incontro, abbiamo deciso di far loro un regalo.

SIGNORE E SIGNORI, ECCO LA RAPPRESENTANZA DEL CONSIGLIO DI FACOLTÀ DI INGEGNERIA (Scarica il PDF)

TOMBOLA!

PS: Se a qualcuno venisse qualche dubbio, qui ecco i verbali dei consigli dal 2003 ad oggi.

PS2: Date un’occhiata alla seduta del 15 Aprile 2010. Il Punto 5 è quello che ha fatto sparire gli esami per l’ordinamento 509. Presenti: 1. Approvato all’unanimità.

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Finito un infuocato Consiglio di Facoltà. E ora?

Mentre la gelmini ammette che alcuni atenei stanno per chiudere

la nostra Facoltà si occupa di far partire l’anno accademico in un Consiglio disgustoso.

Nell’assemblea di stamattina avevamo deciso di bloccare il Consiglio, e lo abbiamo fatto per quasi due ore. Ecco il documento che abbiamo preparato al riguardo:

È ormai da settimane che il nostro Anno Accademico sarebbe dovuto iniziare. Ci troviamo ad oggi in una situazione di profonda incertezza causata dalla colpevole mancanza di informazione, dovuta a coloro i quali decidono unilateralmente dell’ipotetico avvio delle lezioni, ma anche e soprattutto alla assenza completa di momenti di dialogo tra le varie componenti che vivono quotidianamente l’università. Non ci si venga a dire che il confronto possa essere fatto o pensato mediante letterine pubblicate, previa selezione, su internet oppure tramite un’assemblea, apparentemente tanto urgente da essere convocata in orario notturno, voluta dal Preside della nostra Facoltà qualche giorno fa, in vista dell’imminente discussione alla camera del DDL 1905 e della sua potenziale fulminea approvazione. Come studenti, ma soprattutto come cittadini, abbiamo sentito l’esigenza di affermare con forza in quella sede le ragioni del nostro dissenso e la contrarietà a questo disegno di legge che darà il colpo di grazia alla natura pubblica dell’università. Ma non solo. Abbiamo espresso quello che secondo noi è il concetto di responsabilità a cui ormai tutti oggi si affidano per tentare di affievolire quella che è una protesta giusta e sopratutto doverosa. Che razza di responsabilità è quella di avviare questo Anno Accademico con la consapevolezza di un prossimo futuro fatto di tasse insostenibili, diminuzione di borse di studio e della qualità della didattica, prestiti d’onore, atenei-azienda che dettano ritmi e contenuti della didattica e della ricerca? Nei confronti di tagli indiscriminati e riforme che hanno di questi scopi, l’unico gesto possibile e responsabile è quello di bloccare l’Anno Accademico, pretendere il ritiro del DDL e ottenere il rifinanziamento statale dell’Università. Se non sarà l’Università stessa a farlo, non lo farà nessun altro, e non è in difesa del privilegio di “qualcuno” o dell’attuale assetto che ci schieriamo, ma in difesa del diritto e dell’esistenza dell’Università Pubblica. Ora il DDL è slittato, ma la nostra Facoltà non ha intrapreso nessun’altra iniziativa di confronto, informazione, sensibilizzazione o protesta. Anzi, se oggi siamo qui è proprio perché non intende farlo, e pensa che sia necessario quindi affrettarsi a tornare alla normalità licenziando una controversa copertura dei corsi e avviando così l’Anno Accademico, come se nulla stia succedendo. Coloro che portano avanti battaglie esclusivamente corporative sono facilmente soggetti a ripensamenti, sensi di colpa e richiami ad una presunta responsabilità dimostrando di non avere a cuore ciò per cui stiamo lottando ormai da due anni. Il CdF di oggi va proprio in questa direzione e noi da studenti e cittadini non possiamo permetterlo! Non siamo abituati a scegliere le nostre controparti a priori, ma ad oggi non possiamo che constatare che il resto della popolazione accademica ha scelto da che parte stare, lasciandoci ancora una volta soli nella battaglia in difesa dell’Università Pubblica e non solo di interessi individuali e corporativi. Nessun gongoli, non abbiamo paura di stare soli! Il sacrificio nostro e delle nostre famiglie nel pagare rette universitarie sempre più salate, copiosi affitti e decine di altre spese rischia oggi non solo di essere vano, ma di rappresentare il pretesto per chiudere le porte agli studenti del prossimo domani e consegnare al futuro un paese fieramente e strutturalmente ignorante. Se questa è la conseguenza dell’indifferenza e della rassegnazione di ieri, se questo è il prezzo di una fantomatica responsabilità istituzionale, tutti noi studenti, e non solo, prendiamoci la responsabilità di fare una scelta diversa oggi. Noi abbiamo scelto che questo Consiglio di Facoltà non s’ha da fare. NOI NON SIAMO IRRESPONSABILI. IL FUTURO CHIAMA, E QUESTA È LA NOSTRA RISPOSTA.

In tutto questo gli illustri desaparecidos rappresentanti degli studenti sono arrivati con il solito gruppo di fans a chiedere l’avvio delle lezioni, appoggiati da baroni e baronetti. Pagheranno loro le nostre cambiali quando tagli e DDL saranno a regime, vero?

L’anno accademico, scaglionato e senza ricercatori, partità il 25 Ottobre. Smetteremo quindi di pagare l’affitto a vuoto, lo pagheremo consapevoli di contribuire alla fine dell’Università Pubblica. Fratelli minori e prossimi figli saranno fieri di noi. Noi ci vergogniamo di appartenere ad una comunità di ignavi, ma come abbiamo scritto, non abbiamo paura di lottare da soli.

LA SETTIMANA PROSSIMA ORGANIZZEREMO UN’ASSEMBLEA DI FACOLTÀ DOVE ILLUSTREREMO TAGLI E DDL 1905 E DISCUTEREMO CON TUTTI GLI STUDENTI DELLE INIZIATIVE DA INTRAPRENDERE. Restate sintonizzati.

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