16 agosto: Perchè sono state bloccate le discariche di Alli e Pianopoli

Alle prime ore del sedici agosto scorso, presso Catanzaro, più precisamente nella discarica di Alli, la Rete difesa del Territorio “Franco Nisticò” poneva in atto un sit-in, con conseguente blocco, della discarica medesima.

L’iniziativa, pubblicamente lanciata negli scorsi giorni dalla R.D.T. è stata motivata dalle scelte in materia di gestione dei rifiuti operate dal Commissario Speranza. Da anni ormai – quindici per l’esattezza – in Calabria ad avere pieni poteri legislativi è posta la figura di un Commissario che ha acquisito quelle competenze in materia che spetterebbero, normalmente, a chi è democraticamente eletto dai cittadini. Il Commissario, dunque possiede pieni poteri decisionali in materia di rifiuti ma tale istituto ha posto in essere delle scelte che hanno consolidato l’emergenza anziché risolverla. In Calabria, a livello istituzionale, poco si parla di scelte radicali per la soluzione del problema, si opera sempre in un clima di perenne emergenza che giustifica, come unica risposta possibile, il potenziamento delle discariche. Così anche nell’estate 2012 il Commissario Speranza appronta un piano per affrontare l’emergenza che parla solo di discariche. Prosegui la lettura »

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Tutti pazzi per la democrazia!

 

(Comunicato stampa 25/07/2012)

L’estate all’Unical si sta impolverando di polemiche. Per quale motivo? Affrettare le elezioni di La Torre. C’è chi impugna improbabili sentenze del Tar e chi invoca lo Statuto d’Ateneo. Il tutto, attacco, difesa e contrattacco, nel sacro nome della democrazia.

Cosa spinge questo inaspettato vento estivo? Una schiera di tromboni. Proprio i presidi di facoltà, infatti, sino a ieri hanno sostenuto La Torre (ed i vari ministeri che si sono succeduti durante il suo rettorato) ed ora gli chiedono di farsi da parte e accelerare il “cambiamento dell’Unical”. Noi non dimentichiamo chi è il nostro Rettore: quel campione di democrazia che, da oramai 14 anni domina l’Unical e che alle decisioni partecipate ha in più occasioni preferito le oscure cabine di regia, passato alla storia per stemperare il dissenso con le ruspe e gli sgomberi, portando la celere fin dentro le aule universitarie. Noi non dimentichiamo quegli accadimenti che solo grazie alla nostra resistenza l’anno scorso si trasformò ne “la tinteggiata dell’aula p2occupata”. Prosegui la lettura »

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FARE COME LA 509! …altro che protesta bluetooth.

Il Consiglio di Corso di Laurea di Ingegneria Edile-Architettura dello scorso giovedì 12 luglio ha archiviato la richiesta fatta da un piccolo gruppo di suoi allievi riguardante la modifica dei criteri di accesso alle finestre d’appello straordinarie. In breve: gli studenti, supportando con un centinaio di firme digitali la loro petizione, chiedevano che le sessioni d’esame straordinarie di novembre ed aprile del prossimo anno accademico fossero aperte a tutti i fuori-corso senza limitazione alcuna. Abbiamo già avuto modo di far luce su alcune inesattezze sostanziali ma, per quanto è stato in se­guito, bisogna che si tirino le dovute somme. Prosegui la lettura »

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[BandArmata] Inizia l’estate..

Carissime patelle colpite da Saudade, è arrivata l’estate e con essa il carico di emozioni e di contraddizioni inespresse o ignorate..

Però noi non vogliamo celare i problemi che ci attanagliano. Per esempio si è ingarbugliato il computer che gestisce la radio. Inutile dire che sarà una estate piena di sorprese.. Ma stiamo lavorando per superare il problema.

Nel frattempo, non allontanatevi perché oggi alle 18.30 porteremo alle vostre orecchie una altra indmenticabile puntata di BandArmata, la trasmissione che resiste a tutto tranne che alle tentazioni.

 

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Sugli esami straordinari

Sugli esami straordinari:

ORGANIZZIAMOCI PER UNA NUOVA UNIVERSITÀ

E’ ormai una verità assodata che per garantire i nostri diritti abbiamo bisogno di mobilitarci ed è per questo che ci sentiamo di condividere alcune riflessioni riguardanti la petizione promossa da al­cuni studenti di Edile-Architettura.

Avere una organizzazione degli esami adeguata alle proprie esigenze è importante, soprattutto in una facoltà come quella di ingegneria nella quale l’organizzazione del proprio percorso di studi si traduce automaticamente, per ore di laboratorio e carico didattico, in organizzazione di vita. È ap­punto per questo motivo che già due anni fa abbiamo lottato ottenendo che venissero mantenute tut­te le finestre di esame dell’ordinamento didattico 509 (nuovo ordinamento) che la facoltà aveva de­liberatamente ridotto.

Detto questo, concedeteci un paio di precisazioni. La condizione di studente fuori corso si divide in due: lo studente laureando ed il fuori corso “impenitente”.

Per il primo esiste, la possibilità di accedere a finestre d’esame straordinarie, da concordare puntual­mente con il relativo professore prima di ogni sessione di laurea. Per poter partecipare a queste fine­stre è necessario soddisfare due requisiti che vengono tarati in maniera differente dai vari corsi di laurea: numero di esami da sostenere massimo e numero di partecipanti minimo.

Per quanto riguarda la categoria dei fuori corso “impenitenti” invece gli studenti di Edile-Architet­tura sono i soli ad avere una sessione, quella di novembre, che – per regolamento – è dedicata a tutti i fuori corso (senza limitazione d’esami da sostenere). Questa situazione è stata riproposta, a pre­scindere dalle voci di corridoio, anche per l’anno prossimo.

(http://www.ingegneria.unical.it/webingegneria/Documenti/CalendarioAttivitaDidattiche/CalendarioAttivitaDidattiche.12-13.pdf)

Và considerato che gli appelli straordinari, benché possano essere sfruttati in extremis, non mutano le condizioni generali di un corso di laurea. Essere fuori corso, soprattutto nella nostra facoltà, non dipende certamente dal numero delle finestre d’esame. L’estenuante rincorsa agli esami, che diventa disperata per i fuori corso, è piuttosto la cifra di un sistema universitario inadeguato alle esigenze degli studenti. Una università che, anche per organizzare attività didattiche e servizi, ha scelto come unico metro di misura quello economico.

Per questo motivo la sacrosanta rivendicazione di un numero di appelli adeguato alle esigenze degli studenti diventa una battaglia contro la scarsità di risorse imposta all’istruzione pubblica da prima della legge finanziaria 2008 fino ad oggi con l’imminente spending review di Monti.

Se è giusto che gli studenti fuori corso debbano avere almeno una sessione a loro dedicata questo deve essere vero per tutti i fuori corso e per tutti i corsi di laurea.

Dobbiamo impegnarci tutti per raggiungere questo obbiettivo, per parlare di questo e portare avanti efficaci iniziative a tal proposi­to incontriamoci

MERCOLEDÌ 11 ALLE ORE 18:30 in aula P2OCCUPATA.

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3 luglio: dal presidio RDT sotto il commissariato

Decine gli attivisti calabresi giunti al palazzo del commissario per l’emergenza rifiuti, dove venivano convocati i sindaci dell’area Ionica., per discutere della questione rifiuti che notoriamente, nel periodo estivo diventa problema ancora più emergenziale. Grande la soddisfazione degli attivisti alla notizia che la discarica di Scala Coeli non avrà più luogo. Le associazioni di Cariati e Rossano, unite in Rete con altre della Calabria, già promotrici della manifestazione del 16 giugno, hanno vinto! Prosegui la lettura »

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Il 16 Giugno è stata una giornata storica, la mobilitazione continua

News e info sito: www.difendiamolacalabria.org

Il borgo marinaro di Cariati, città simbolo dell’abbandono che accomuna un intero territorio, è stata teatro di un momento storico: la manifestazione del 16 Giugno in difesa del territorio e del diritto alla salute ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini provenienti da tutto il comprensorio e tutta la regione.

I cittadini dello ionio cosentino si sono confusi tra gli studenti delle due università calabresi, tra i cittadini dei comitati territoriali di Reggio Calabria e Crotone, tra i movimenti di Cosenza, di Lamezia, di Catanzaro. I cariatesi che non hanno preso parte al corteo applaudivano al passaggio, dalle finestre o ai bordi delle strade, sorridendo e incitando: il bisogno e la speranza di una svolta, di risollevare il capo nei confronti di una classe politica e di un sistema di potere scandaloso, ha reso l’intera città partecipe dello stesso sentimento dei più di mille manifestanti che hanno sfilato fino al lungomare.

“La nostra via d’uscita dalla crisi è il nostro territorio” non è uno slogan, ma un progetto che stiamo costruendo mattone dopo mattone e continueremo a costruire quest’estate. La manifestazione ha dato un messaggio chiaro al Commissario Speranza ed al criminale progetto di aprire le discariche esaurite o chiuse per ragioni sanitarie il sabato e la domenica: i cittadini non lo permetteranno. Né permetteranno che si depositi un solo grammo di rifiuti nella valle del Nicà: trapela infatti la volontà, da parte di questo ennesimo inadeguato commissario, di scavalcare ogni istanza democratica forzando l’apertura della discarica di Scala Coeli.

Il commissariamento è un sistema di potere politico-malavitoso che in 15 anni ha volontariamente evitato di implementare la raccolta differenziata per favorire speculatori privati e ‘ndrine, ed è dovere di ogni calabrese fermarlo. Tutti coloro che non appoggiano questa battaglia e che restano in silenzio sono irrimediabilmente collusi.

Quella stessa collusione che ha causato il buco della sanità, che caldeggia progetti scellerati di centrali ultra inquinanti, che ha permesso lo smantellamento delle infrastrutture e che mette a rischio persino l’amministrazione della giustizia.

Una collusione che rappresenta al meglio la Calabria vecchia, sottosviluppata e stuprata da speculatori e da politicanti così attaccati alla poltrona che la difenderebbero (e la difendono) lasciando morire cittadini in ambulanza o per le strade. Quella di Cariati il 16 Giugno, come quella di Crotone il 12 Novembre, è una Calabria nuova, e state tranquilli: non sparirà nella luce di un mattino.

Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

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Verso il 16..

Guarda il promo della manifestazione:

http://www.youtube.com/watch?v=32sEAWhPgPE&feature=player_embedded

Altre info su: http://www.difendiamolacalabria.org/16giugno/

 

Si sta organizzando un pullman per Cariati, a 5 euro a/r.

La partenza è prevista da Cosenza per le 15 all’imbocco da Cosenza sud

e fermerà anche all’Unical e all’uscita Tarsi-Ferramonti.

 

Ecco l’evento Facebook

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[BandArmata] Per il Cartella..

La trasmissione BandArmata di questa settimana è stata rimandata

In sostegno della iniziativa per il Cartella..

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16 giugno a Cariati: insieme per non chinare la testa!

 Infopullman: 3393277355

 

Il 16 a Cariati:

insieme per non chinare la testa

Da circa tre anni qualcuno in Calabria ha deciso di non subire rinchiudendosi nell’omertà e di  riprendere in mano le sorti della propria terra. C’è una rete di associazioni, movimenti e comitati che da Reggio Calabria al Pollino ha avviato un percorso comune in difesa del territorio. Un segnale importante e quantomai necessario specie in una regione come la nostra, avvelenata dagli interessi di mafie e multinazionali. Sono proprio questi la causa delle navi cariche di veleni affondate al largo delle nostre coste, dei rifiuti industriali nascosti sotto i letti dei fiumi, nei campi e persino nella costruzione delle scuole. Tutto ciò sotto gli occhi colpevoli di una politica, che nel migliore dei casi si fa mediatrice tra gli interessi dei poteri forti.

A questo sono serviti i quindici anni di commissariamento all’emergenza ambientale, un’emergenza programmata per essere eterna. Non a caso il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti in Calabria è quasi completamente in mano ai privati, non a caso non esiste ancora un piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti, non a caso l’emergenza non è mai finita.

Per noi le uniche armi capaci di contrastare questo processo sono il coraggio e l’impegno di chi denuncia e si batte in difesa del proprio territorio, come nel caso della discarica di rifiuti speciali di Scala Coeli. Per questo il 16 Giugno saremo in piazza a Cariati, proseguendo la battaglia che abbiamo intrapreso con la Rete in Difesa del Territorio per la fine del commissariamento.

laboratorio politico p2*occupata

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