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7ottobre: Le nostre vite prima dei loro profitti!
Scritto da p2okkupata in Appuntamenti, Comunicati il Ottobre 3, 2011
7ottobre 9.30, P.ZA ZUMBINI
Il Laboratorio Politico P2 Occupata aderisce all’appello lanciato dai movimenti cittadini per un corteo da tenere a Cosenza il 7 Ottobre.
Sono anni che i governi italiani ed europei, di qualsiasi colore, propongono lo scellerato modello liberista che ha implicato tagli all’Università, alla ricerca, all’intero stato sociale, assoggettando ogni aspetto della società al mercato. Oggi quel modello, dagli Stati Uniti all’Europa, come ampiamente previsto, sta crollando sulle proprie contraddizioni e si rivela palesemente inadeguato, barbarico, insostenibile. Un modello che contrappone i profitti di pochi ai diritti di molti. Eppure la casta economico-politica del paese non intende fare un passo indietro: individua un nuovo specchietto per le allodole, il debito pubblico, con cui favorire nuove speculazioni ed attaccare i diritti, dalla contrattazione collettiva alla sanità, dalla martoriata istruzione pubblica alla tutela dei territori.
Il modello che i movimenti studenteschi di tutto il paese propongono da anni è profondamente diverso. Partendo dal rifiuto del processo di Bologna e delle Università Fabbrica, è nostra intenzione fermare questo processo scellerato e dare inizio alla creazione di un nuovo stato sociale, abbandonando il fallimentare modello mercato-centrico. Un conflitto inevitabile: per la casta economica i nostri diritti sono terreno di conquista; per noi i loro profitti sono terreno di conquista.
Con questo spirito ci ritroveremo in piazza a Cosenza il 7 Ottobre, insieme a tanti altri cittadini della provincia, e poi a Roma il 15 Ottobre, con una chiara parola d’ordine. Dobbiamo Fermarli.
Laboratorio Politico P2 Occupata
Cubo 40 C, Università della Calabria, Rende (CS)
info: p2occupata@inventati.org
APPELLO
Appello a tutte le forze sociali, a studenti, lavoratori, precari, disoccupati, sottopagati, sfruttati, per la costruzione di una giornata di mobilitazione locale contro le politiche antisociali del governo e dell’unione europea.
La crisi economica in atto ha fatto emergere in tutta la sua brutalità il volto imperialista dell’Unione Europea e la subalternità dei governi nazionali agli interessi dei grandi oligarchi delle banche e delle lobby economico-finanziarie. L’aggressione militare sulla Libia è solo l’esempio a noi più vicino della natura guerrafondaia del blocco europeo.
Esautorati della propria sovranità, i governi dei vari paesi sono stati costretti ad intervenire attraverso ripetute manovre finanziarie per rientrare nei parametri del patto di stabilità europeo. Le decisioni economiche dei vari stati non maturano neanche più nei vari parlamenti nazionali ma nel chiuso delle stanze del ristretto consiglio di amministrazione economico/finanziario dell’Ecofin.
Le favole propinateci da Berlusconi e soci sulla tenuta del sistema Italia non reggono più.
Le manovre estive, che portano in calce la firma della BCE, sono la dimostrazione più evidente di come anche in Italia, dopo Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna si respiri aria di default. Dopo miliardi di euro sperperati per coprire le banche dall’ipotesi di fallimento, la nuova priorità del governo è rientrare dal debito. Ed è così che si vara una finanziaria dietro l’altra nell’obiettivo di far rientrare il disavanzo di oltre 600 miliardi di euro facendo ricadere i costi di tali manovre sulle classi sociali più deboli.
Non che ci fossero dubbi sulla natura padronale del governo Berlusconi/Tremonti, ma gridare allo scandalo nel momento in cui si paventa l’ipotesi di tassare una tantum i redditi superiori ai 150 mila euro, è l’evidenza più concreta del grado di subordinazione di tutte le forze parlamentari e dei sindacati concertativi agli interessi di confindustria. Prosegui la lettura »
Se era uno sgombero, sarà una tinteggiata.
Scritto da p2okkupata in Comunicati, Generale il Agosto 12, 2011
A questo punto sembra proprio sia stato un equivoco. Nell’incontro che gli studenti hanno avuto questa mattina con gli esponenti dell’Amministrazione, è stato riconosciuto al Collettivo P2 di non essersi mai sottratto al confronto, pur nella convinzione delle proprie posizioni.
Non solo: nonostante le evidenti divergenze politiche e di gestione del patrimonio dell’Ateneo, l’esperienza dell’Aula P2 è stata riconosciuta come importante da parte della Facoltà di Ingegneria e, di riflesso, anche dell’Università tutta. Si tratta di un episodio rilevante, conquistato grazie alla determinazione degli studenti, i quali fin dall’Ottobre 2008, tramite le idee e le azioni, hanno sempre dimostrato radicalità a tutela dei propri diritti e del bene pubblico. Determinazione mai venuta meno neanche in questi giorni.
Manterremo altissimo il livello dell’attenzione sia su questo spazio che su tutta la gestione degli spazi di aggregazione, di socialità e soprattutto di confronto politico all’interno dell’intero ateneo, seppure non abbiamo motivo di credere che si arrivi nuovamente ad episodi spiacevoli come quelli degli ultimi giorni per quanto riguarda l’Aula P2…
Concederemo senza alcuna remore la possibilità di svolgere i normali lavori di manutenzione estivi, che, come è noto, non abbiamo mai impedito o ostacolato in alcun modo, anzi, che spesso abbiamo richiesto e favorito non solo per l’aula che gestiamo, ma anche per gli altri spazi dell’Ateneo. Del resto, quando gli addetti alla manutenzione si occupano della sicurezza delle aule e non degli sgomberi d’agosto, sono più che benvenuti.
Dato il chiarimento delle nostre posizioni e di quelle della Facoltà, la consegna delle chiavi dell’Aula P2 agli studenti, o il ripristino delle vecchie serrature, avverrà nei prossimi giorni.
Laboratorio Politico P2 Occupata
Cubo 40 C, Università della Calabria, Rende (CS)
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La nota del RETTORE presenta GRAVI INESATTEZZE
Scritto da p2okkupata in Comunicati il Agosto 9, 2011
RENDE, 9 Agosto 2011 _ Comunicato Stampa
Consideriamo positivamente il fatto che l’Amministrazione dell’Unical si stia preoccupando di verificare i requisiti di sicurezza delle Aule. Come studenti che autogestiscono l’aula P2, in accordo con la Facoltà, abbiamo segnalato fin dal Dicembre 2008 la mancanza di alcune condizioni di sicurezza a causa di infiltrazioni d’acqua nonché del guasto di una delle porte d’uscita, con particolare riferimento alle maniglie antipanico. Peccato che nonostante le richieste, l’anno scorso siano state curiosamente sostituite le maniglie di tutte le “aule P” tranne che della P2. Del resto è stato grazie alle nostre assillanti segnalazioni che i tetti di molte aule sul ponte scoperto siano stati riparati, così come è stato il nostro intervento a bonificare le aule dopo la tormenta dell’autunno del 2008, causa di buona parte dei danni. Esprimiamo dunque soddisfazione giacché l’Amministrazione dell’Ateneo si unisce a noi nella cura delle strutture dell’Università: meglio tardi che mai.
È però necessario smentire alcune gravi inesattezze presenti nella nota di ieri, diffusa dal Rettore.
Intanto le chiavi dell’Aula sono a disposizione dell’Amministrazione, degli uffici tecnici, della Facoltà, del Dipartimento, del personale di sicurezza fin dalla sua costruzione, infatti gli studenti non hanno mai cambiato la serratura. Perchè avrebbero dovuto? Le chiavi gli sono state consegnate direttamente dal personale della Presidenza della Facoltà di Ingegneria il 4 Novembre 2008: stiamo parlando dell’Organo di Governo Responsabile delle aule. Per cui è evidentemente illegittimo l’ingresso di sconosciuti non autorizzati e la sostituzione della serratura dell’aula, avvenuto ieri mattina, per cui sporgeremo formale denuncia, anche come forma di tutela per eventuali reati commessi nell’Aula in nostra assenza.
Inoltre non si capisce bene a che titolo la nota del Rettore parli di forzatura delle porte. Gli studenti hanno fatto ingresso nell’aula per verificare le condizioni della struttura attraverso una delle porte malfunzionanti, facilmente e senza alcuna forzatura. Del resto, come detto, il malfunzionamento era stato più volte segnalato.
Ci rammarichiamo del fatto che nessun rappresentante dell’amministrazione abbia partecipato alla nostra conferenza stampa, nonostante avessimo inviato l’invito al Rettore, al responsabile delle Relazioni Esterne nonché alla segreteria del rettore. Qualora fosse intervenuto, avremmo potuto avere un confronto realmente democratico, con contraddittorio e non con note distanti dalla realtà.
Invitiamo il Rettore a specificare quali siano gli “arbitrari e incontrollati atteggiamenti” di cui parla, se non quelli della burocrazia da anni a lui vicina. Inoltre, giacchè pare sia in vena di chiarimenti, ci chiediamo come mai non ci abbia chiesto pubblicamente di specificare a quali finanziamenti per le associazioni studentesche facevamo riferimento in uno dei nostri comunicati.
Ad ogni modo, essendo stata certificata l’ottima condizione dell’aula da parte del personale responsabile e fiduciosi che si sia trattato solo di un equivoco inserito in profonde ma chiare divergenze politiche, richiederemo agli uffici competenti il ripristino della vecchia serratura o la consegna delle nuove chiavi, oltre all’ennesima richiesta di riparazione delle maniglie antipatico. Del resto non sarebbe la prima volta che, in piena armonia, l’aula riceve la visita degli addetti alla manutenzione: si pensi che l’ultima volta sono stati gli studenti stessi ad acquistare il materiale per le sostituzioni.
Tuttavia, finché non verranno ripristinate le condizioni di normalità e rispetto delle regole, continueremo a presidiare lo spazio autogestito.
Precisiamo che gli studenti non manifestano nessuna ostilità nei confronti del personale amministrativo, di manutenzione e della sicurezza che anche ad Agosto fa il proprio lavoro. I nostri interlocutori, nostro malgrado, sono gli inquilini degli uffici politici e dirigenziali dell’Ateneo.
Laboratorio Politico P2 Occupata
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Conferenza Stampa 9 Agosto H12.30
Scritto da p2okkupata in Comunicati il Agosto 9, 2011
Alla luce delle giustificazioni rese note dall’Amministrazione Unical mediante comunicato divulgato nella serata di Lunedì 8 Agosto1, colme di eclatanti inesattezze, convochiamo una conferenza stampa per Martedì 9 Agosto alle ore 12:30 presso l’aula P2.
Invitiamo gli organi di stampa a partecipare.
Invitiamo inoltre gli stessi organi dell’Amministrazione alla partecipazione, affinché possano eventualmente confermare o smentire quanto verrà reso noto in quella sede, auspicando dunque il confronto attraverso una discussione diretta di fronte alla stampa e non attraverso comunicati privi di contraddittorio.
Grazie, e buon lavoro.
Laboratorio Politico P2 Occupata
Cubo 40 C, Università della Calabria, Rende (CS)
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L’UNICAL in EMERGENZA DEMOCRATICA
Scritto da p2okkupata in Comunicati il Agosto 8, 2011

Aprile 2011. Tanti studenti, come sempre, che hanno bisogno di luoghi di aggregazione, di studio e di confronto. Questo è il minimo: l'Aula P2 è anche sede di assemblee di studenti e ricercatori, iniziative politiche e culturali.
L’Università della Calabria è in preda all’autoritarismo estivo del Rettore.
Dopo quanto accaduto al Filorosso, questa mattina gli studenti che gestiscono un’aula nella Facoltà di Economia battezzata LSA Assalto, senza alcun preavviso, hanno trovato gli operai di una ditta di manutenzione a ridipingere lo spazio che ha ospitato iniziative e dibattiti fino alla fine di Luglio. Ma che questa amministrazione non avesse alcun rispetto per le istanze degli studenti che non sono allineati alla linea aziendalistica e accentratrice del rettore, lo sapevamo già.
La novità è che, probabilmente, il Magnifico non ha più rispetto neanche delle istituzioni dello stesso Ateneo che presiede.
Abbiamo registrato l’intrusione di ignoti, accompagnati dal personale di sicurezza del campus, nell’aula P2 Occupata, i quali hanno hanno cambiato la serratura senza che il collettivo ne fosse stato in alcun modo informato, nonostante lo spazio fosse ufficialmente concesso dalla Facoltà di Ingegneria fin dal 3 Novembre 2008.
Il collettivo, in accordo con la Facoltà, ha inoltre rapporti continui e documentati con gli uffici amministrativi della stessa, del Dipartimento e dell’Ateneo. Il rispetto delle istituzioni ripetutamente ostentato dal Magnifico, è sempre stato strumentale al suo dispotismo ed autoritarismo. Quello stesso autoritarismo che lo ha portato a non rispettare la Facoltà di Ingegneria e le responsabilità assunte da studenti ed altre istituzioni.
Come studenti, del resto, abbiamo sempre avuto la presunzione di dichiarare lo spazio occupato, per il semplice fatto di non essere disposti a rinunciarvi qualora gli accordi con gli enti preposti venissero meno, ma mai ci saremmo aspettati di registrare un tale abuso di potere da parte un’alta istituzione dell’Ateneo.
Politicamente il significato di quanto accaduto è chiaro: si tenta di reprimere ogni forma di espressione non allineata all’ideologia dominante e ostile alla casta accademica e del Rettore. Pensare che questo, qualche tempo fa, dichiarò ipocritamente rivolgendosi agli studenti: “questo è un paese diverso dall’Iran”. Ribadiamo che l’unico occupante di questa Università è proprio chi, come un Rais o un sultano, occupa la poltrona più alta dell’ateneo da 12 anni, attraverso relazioni particolari e leggi ad personam.
A tal proposito rivendichiamo con orgoglio l’ostilità di questa amministrazione e della burocrazia delle associazioni studentesche, unici soggetti contrari alla gestione del nostro spazio, a cui casualmente verrà concessa la gestione di un centro di aggregazione costato fior di soldi pubblici, e che casualmente continuano ad appoggiare sistematicamente le posizioni del rettore in Commissione Statuto. Se questa è la “rappresentanza democratica” dell’Università, ancora una volta siamo orgogliosi di non farne parte.
Per evitare ulteriori abusi, gli studenti sporgeranno formale denuncia nei confronti di chi si è introdotto illecitamente nello spazio da essi gestito, e presidieranno l’Aula anche nel mese d’Agosto.
Laboratorio Politico P2 Occupata
Cubo 40 C, Università della Calabria, Rende (CS)
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Per la terza volta l’Ateneo in mano alla polizia
Scritto da p2okkupata in Comunicati il Agosto 5, 2011
RENDE, 5 Agosto 2011 _ Comunicato Stampa
Per la terza volta l’Ateneo in mano alla polizia
L’idea di posti occupati che finiscono per diventare locali e sale concerti non ci ha mai esaltato.
Questo non giustifica, però, l’inaccettabile presenza, ancora una volta, di forze dell’ordine in tenuta antisommossa nel campus, per la terza volta dopo la visita del presidente Napolitano e dopo la ridicola messa in scena a Gennaio di quest’anno, di fronte all’Aula Magna.
Si tratta della volontà evidente dell’unico occupante dell’Unical con cui non solidarizziamo: il Rettore Latorre. Egli infatti occupa la poltrona più alta dell’Ateneo da 12 anni grazie ad una fitta rete di “relazioni” e modifiche dello statuto ad personam, avvinghiato al proprio potere e probabilmente in attesa di collocazione politica. È esemplificativo dell’alto profilo di questa amministrazione l’aver dovuto pianificare un’azione paramilitare di smantellamento di una struttura nel deserto di Agosto: quanta autorevolezza!
La burocrazia del Rettore, che si snoda fino alle fittizie associazioni studentesche, occupa spazi sterminati, ha sempre una corsia preferenziale per aggirare le regole dell’Ateneo ed ottiene di continuo finanziamenti per progetti che non hanno nessuna rilevanza didattica, sociale, culturale: basta andare a controllare i bilanci dell’Ateneo per averne conferma.
Ora basta. Non è più accettabile la presenza delle forze dell’ordine all’interno del campus per i giochi di potere o addirittura di propaganda del Rettore, come accaduto a Gennaio. Come Laboratorio Politico sfidiamo Latorre. Pianifichi lo sgombero dello spazio che occupiamo dal 2008, ma abbia il coraggio di farlo ad Ottobre e di venire a spiegarcelo di persona: non troverà un concerto. Troverà centinaia di studenti, a tutte le ore, che svolgono le attività culturali, di recupero didattico e di socialità per cui il CDA paga fior di quattrini a quegli stessi soggetti che poi, negli organi decisionali, votano sempre e comunque secondo indicazione del rettore: si vedano i resoconti della famigerata Commissione Statuto.
Ci appelliamo a tutte le forze democratiche dell’Ateneo e della Città, affinché si uniscano alla nostra denuncia: il Campus non deve ricevere mai più visite di armigeri in corazza e manganello, il Rettore e la sua Amministrazione non possono gestire il Campus come se fosse il proprio giardino personale.
Laboratorio Politico P2 Occupata
Manifestazione No Ponte
Scritto da p2okkupata in Comunicati il Maggio 13, 2011
Le ragioni per cui la rete No Ponte ha chiamato la manifestazione di sabato 14 maggio sono le ragioni di chi lotta in difesa del territorio, delle nostre coste, dei suoi paesaggi, della bellezza sopravvissuta alle cementificazioni e le speculazioni e l’inquinamento ambientale. Non solo, le ragioni che porteranno anche noi in piazza a Messina saranno quelle che collegano i nostri bisogni alla gestione territorio. Che ci impongono di lottare per avere il diritto di vivere in un paese che non si allaghi o frani alla prima pioggia, per avere trasporti pubblici decenti ed efficienti, per imporre importanti cambiamenti al sistema energetico come nel ciclo di rifiuti.
Con queste istanze importanti saremo di nuovo a Messina. Contribuendo anche noi a dare voce al percorso comune di lotte e rivendicazioni che in Calabria trova la sua sintesi nella Rete in Difesa del Territorio “Franco Nisticò”. Prosegui la lettura »
Solidarietà ai compagni di Firenze
Scritto da p2okkupata in Comunicati il Maggio 12, 2011
78 indagati, 22 misure cautelari, nello specifico 5 arresti domiciliari e 17 obblighi di firma. È questo il prodotto della retata realizzata il 4 maggio a Firenze. Gli attori sono Digos, Ucigos e AISI, vale a dire tutti gli apparati statali dediti più nello specifico alla repressione. I capi d’imputazione sono diversi e svariati. Il più assurdo è sicuramente quello di “associazione a delinquere”: sminuire il conflitto politico al grado di delinquenza comune è il chiaro segno della volontà delle forze della repressione.
Al centro dell’attacco c’è proprio il conflitto. In una società che si vorrebbe senza tensioni sociali, in cui tutti i soggetti istituzionali ed affini parlano di pace e armonia sociale nonostante viviamo un periodo di durissimo attacco ai diritti, alle condizioni di vita e alle prospettive future, bisogna cercare di mettere a tacere le voci e fermare i corpi di chi parla e pratica il conflitto. Ed allora colpire in primis il movimento studentesco, che è stato capace di mettere in campo durante lo scorso autunno una determinazione ed una radicalità che hanno sorpreso molti in tutta la penisola, ponendosi anche come interlocutore per lotte che trascendono gli angusti confini dei nostri atenei, può diventare una priorità.
CONTRO QUALSIASI FASCISMO VECCHIO E NUOVO
Scritto da p2okkupata in Comunicati il Aprile 1, 2011
Oggi la Cosenza “perbenista, democratica, borghese e illuminata”, ospiterà Francesco Storace fondatore ed esponente di spicco del partito “la Destra”, una formazione politica dai tratti fortemente xenofobi e razzisti, che con orgoglio rivendica una continuità storico-politica con l’eredità più reazionaria del MSI e non nasconde aperte simpatie nei riguardi delle esperienze terzoposizioniste, e di casa pound.
Non malediremo mai il fascismo. E’ stata questa una delle parole d’ordine che ha sancito la rottura con l’allora alleanza nazionale e caratterizzò l’inizio della nuova avventura politica dei destroidi italici.
Idee e pratiche dai tratti fortemente intolleranti e reazionari, trovano possibilità di espressione e manifestazione in una molteplicità di organizzazioni che dalla lega nord a fiamma tricolore passando per forza nuova rappresentano dei veri e propri cavalli di troia attraverso i quali riabilitare personaggi che nella storia stragista italiana hanno avuto un ruolo di attore protagonista, e riciclare programmi e manifesti inneggianti espressamente la violenza, il razzismo, e l’odio contro il diverso.
Questo processo di imbarbarimento viene fortemente agevolato dal progressivo impoverimento culturale che l’Italia sta vivendo anche a causa dell’attacco perpetrato trasversalmente a destra e sinistra da oltre 20 anni nei confronti della formazione pubblica, libera e di massa e da costanti operazioni di revisionismo politico e falsificazione storica che tendono a negare il grande portato politico della resistenza partigiana e di che cosa questa abbia rappresentato per l’emancipazione sociale di milioni di persone oppresse sotto la dittatura nazi-fascista.
Tali ideologie trovano terreno fertile e riescono a proliferare solo in contesti nei quali la società diventa una accozzaglia di individui in concorrenza, la diversità non rappresenta una occasione di crescita, in cui il confronto si trasforma in scontro, in cui l’altro diventa un pericolo da eliminare.
Soluzioni semplici come “fora da i ball” a problemi complessi come quello dei flussi migratori trovano ampi consensi in un paese che ha perso da tempo la capacità e la voglia di entrare nel merito delle questioni.
Ed è cosi che di fronte all’ acutizzarsi della crisi del modello di civiltà occidentale si risponde con la guerra per la colonizzazione di nuovi mercati; alla fuga di migliaia di disperati dalle proprie terre si fa fronte con respingimenti coatti e la reclusione nelle carceri a cielo aperto prontamente istituite dal “governo umanitario italiano”; alle istanze di riscatto sociale di lavoratori studenti precari si risponde con i restringimenti di spazi di democrazia, con l’imbarbarimento delle condizioni di lavoro, con l’eliminazione di qualsiasi forma di stato sociale.
In una città come Cosenza, sempre attenta ed attiva alle questioni relative all’immigrazione, e più in generale a qualsiasi forma di incontro fra civiltà, storie e culture, ideologie tendenti all’emarginazione e all’esclusione non troveranno mai terreno fertile.
Storace così come Tilgher troveranno sempre un’opposizione tale da impedire qualsiasi forma di radicamento nelle strade e nei quartieri della nostra città, di idee e pratiche fasciste puntualmente difese dagli apparati repressivi di uno Stato che nega spazi di agibilità politica a quanti si oppongono a tale stato di cose.
Contro ogni fascismo vecchio e nuovo.
Contro qualsiasi forma di razzismo ed intolleranza.
Per una società dove il libero sviluppo di ciascuno
sia la condizione per il libero sviluppo di tutti.
AZIONE ANTIFASCISTA Cosenza
Torniamo a mobilitarci. Cacciamo il Governo! Assemblea d’Ateneo 30 Marzo
Scritto da p2okkupata in Comunicati, Documenti il Marzo 28, 2011
Ora il DDL Gelmini è legge. Le mobilitazioni studentesche in tutta Italia hanno denunciato il progetto criminale del Governo, il quale, favorendo i potentati economici del paese, sta assestando probabilmente l’ultimo fatale colpo all’Università Pubblica Italiana ed al diritto di accesso ai più alti gradi della formazione per un intero popolo.
In queste settimane la commissione nominata dalle alte sfere del nostro ateneo sta provvedendo alla stesura del nuovo statuto secondo i dettami imposti dalla legge Gelmini: dopo essere stato connivente col governo per anni, tentando continuatamente di disinnescare la rivolta di studenti e ricercatori, il baronato non deve fare altro che conservare e rafforzare il proprio apparato di potere dando concretezza al nuovo modello di Università al servizio del mercato e di confindustria.
Detta in soldoni, aldilà delle barzellette del governo, chi prima era potente, costituiva apparati clientelari, influenzava i concorsi, sprecava i nostri soldi, ora è ancora più potente. Chi vede nella Università l’unica via per un ormai utopico riscatto sociale, chi investe in essa sogni, cervello, tempo e soldi, chi non ha mai deciso nulla ma da sempre subisce le scelte calate dall’alto, continua a subirle ed a vedere peggiorate le proprie condizioni. Prosegui la lettura »
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